di don Mariusz Frukacz
ROMA, martedì, 1 giugno 2010 (ZENIT.org).- In occasione della beatificazione di don Jerzy Popiełuszko, capellano di “Solidarność”, che si terrà il 6 giugno prossimo, il settimanale cattolico “Niedziela” ha pubblicato l’intervista con Marianna, la madre del martire polacco ucciso dal regime comunista.
In un’intervista con Milena Kindziuk, giornalista di “Niedziela”, Marianna Popiełuszko ha ricordato l’infanzia e gli anni giovanili di don Popiełuszko.
“Da bambino – ha raccontato – don Jerzy pregava in casa con tutta la famiglia. Abbiamo pregato sempre tutti assieme. Ogni mercoledi abbiamo pregato davanti all’immagine di Maria del Perpetuo Soccorso, ogni venerdi la preghiera era davanti al Sacro Cuore di Gesù mentre ogni sabato abbiamo pregato davanti alla Madonna di Czestochowa”.
Nell’intervista Marianna ricorda anche che Niepokalanów (che significa Città dell’Immacolata), nei pressi di Varsavia, dove c’è una comunità religiosa cattolica fondata nel 1927 da padre Massimiliano Kolbe, era il luogo privilegiato di don Popiełuszko.
“Dopo la maturità al Liceo Jerzy – ha proseguito – è andato a Varsavia al Seminario Maggiore per consegnare i documenti. Ricordo che mio figlio don Jerzy leggeva tanto il ‘Rycerz Niepokalanej’ (Miles Immaculatae), la rivista mariana fondata da san Massimiliano Maria Kolbe. Per don Jerzy san Massimiliano Maria Kolbe era il più grande esempio di sacerdote”.
“La morte di don Jerzy – ha continuato la madre del sacerdote ucciso dal regime comunista – è stata per me il dolore più grande. Ma non giudico nessuno. Dio giudica. La gioia grande sarà per me quando le persone che hanno ucciso don Jerzy si convertiranno”.
Alla domanda se prega per l’intercessione di suo figlio, la donna ha risposto: “Io prego Dio. Bisogna pregare ogni giorno. Tante volte ho pregato per l’intercessione di don Jerzy Popiełuszko, mio figlio, è mi ha aiutato. Don Jerzy sapeva che Dio è la presenza più importante nella vita”.
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