Dolore in Vaticano per le vittime sulla flotta umanitaria diretta a Gaza

Il parroco della città palestinese condanna l’uso della violenza

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 31 maggio 2010 (ZENIT.org).- La Santa Sede ha espresso preoccupazione e dolore per le vittime (9 secondo Israele, 19 secondo i media arabi) dell’assalto condotto questo lunedì notte dall’esercito israeliano contro la “Flotta della Libertà”, un insieme di sei imbarcazioni con più di 750 persone a bordo che trasportavano aiuti umanitari a Gaza.

“Si tratta di un fatto molto doloroso, in particolare per la inutile perdita di vite umane”, ha spiegato ai giornalisti padre Federico Lombardi S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

“La situazione viene seguita in Vaticano con grande attenzione e preoccupazione. Com’è noto, la Santa Sede è sempre contraria all’impiego della violenza – da qualsiasi parte essa venga -, perché rende sempre più difficile la ricerca delle soluzioni pacifiche, che sono le sole lungimiranti”, ha aggiunto il portavoce vaticano.

Secondo padre Lombardi, “il Papa, che si recherà fra pochi giorni proprio nell’area mediorientale, non mancherà di riproporre con costanza il suo messaggio della pace”. 

Da parte sua, il parroco cattolico di Gaza, padre Jorge Hernández, in alcune dichiarazioni alla “Radio Vaticana” ha detto: “evidentemente questo è un crimine che poteva benissimo essere evitato! Non era necessario arrivare a tanto, perché c’erano i mezzi per agire in modo pacifico”.

“Questo causa non pochi problemi e primo fra tutti la reazione del popolo palestinese qui a Gaza, che è rabbiosa – ha aggiunto –. Questa è l’atmosfera che si respira qui a Gaza: un’atmosfera di vendetta per quello che è successo”. 

Il missionario argentino ha detto di temere che quest’attacco possa infiammare nuovamente la Striscia di Gaza e che possano esserci delle reazioni contro Israele.

“Questo noi lo sappiamo a priori: la violenza richiama ancora più violenza. Credo che evidentemente ci saranno delle conseguenze a tutto questo”, ha continuato.

Per il parroco la situazione umanitaria a Gaza è estremamente grave: “La mancanza di qualsiasi prodotto fa salire i prezzi alle stelle. Le medicine ed altri beni di prima necessità costano tantissimo. Vorrei anche dire che la situazione va anche peggiorando di giorno in giorno”. 

“Non si raggiunge la pace con la violenza – ha detto infine –. Non è questo il cammino adeguato!”.

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ZENIT Staff

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