Quanto più sappiamo amare, tanto più lo Spirito ci soccorre

Benedetto XVI riceve una delegazione della Macedonia

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 24 maggio 2010 (ZENIT.org).- Quanto più ci doniamo agli altri e a Dio, tanto più Egli viene in nostro soccorso, ha ricordato Benedetto XVI questo sabato ricevendo in udienza il presidente del Parlamento della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, Trjako Veljanoski, giunto in Vaticano accompagnato da una delegazione.

Alla vigilia della solennità di Pentecoste, celebrata questa domenica, il Papa ha espresso a Dio “gioia e riconoscenza” per l’incontro con la delegazione macedone, “che ci vede uniti nell’invocarLo per intercessione dei Santi Cirillo e Metodio, celesti patroni del vostro popolo e dell’intera Europa, nell’annuale pellegrinaggio che realizzate a Roma per venerare le reliquie di San Cirillo”.

I fratelli Cirillo e Metodio, ha affermato, “conobbero sofferenze, privazioni e ostilità, ma sopportarono tutto con incrollabile fede ed invincibile speranza in Dio”.

“Fu con questa forza che si spesero per i popoli loro affidati, custodendo i testi della Scrittura, indispensabili alla celebrazione della sacra Liturgia, tradotti da loro in lingua paleoslava, scritti in un nuovo alfabeto e successivamente approvati dall’autorità della Chiesa”.

“Nelle prove e nelle gioie, essi si sentirono sempre accompagnati da Dio e sperimentarono quotidianamente il suo amore e quello dei fratelli”.

Seguendo il loro esempio, ha aggiunto il Pontefice, anche noi “comprendiamo che quando ci sentiamo amati dal Signore e sappiamo corrispondere a questo amore, siamo avvolti e guidati dalla sua grazia in ogni nostra attività e in ogni nostra azione”.

“Secondo l’effusione dei molteplici doni dello Spirito Santo, quanto più sappiamo amare e ci doniamo agli altri, tanto più lo stesso Spirito può venire in aiuto alla nostra debolezza, indicandoci vie nuove per il nostro agire”.

Secondo la tradizione, Metodio rimase fino alla fine fedele alle parole che il fratello Cirillo gli aveva detto prima di morire: “Ecco, fratello, condividevamo la stessa sorte, premendo l’aratro sullo stesso solco; io ora cado sul campo al concludersi della mia giornata. Tu… non abbandonare la tua azione di insegnamento…”.

“Cari fratelli e sorelle – ha concluso Benedetto XVI –, insieme poniamo mano all’aratro e continuiamo a lavorare sullo stesso solco che Dio nella sua provvidenza ha indicato ai Santi Cirillo e Metodio”.

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ZENIT Staff

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