Il Papa esorta a riconoscere nella propria vita i segni battesimali

Messaggio per il 50° anniversario del Santuario del Cristo Rei di Almada

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LISBONA, martedì, 11 maggio 2010 (ZENIT.org).- Nel Messaggio scritto per il 50° anniversario di fondazione del Santuario del Cristo Rei (Cristo Re) di Almada, Benedetto XVI ha invitato i fedeli a riconoscere nella propria vita i segni della consacrazione battesimale.

Il Pontefice ha letto il testo questo martedì pomeriggio al termine della celebrazione eucaristica svoltasi nel Terreiro do Paço di Lisbona alla presenza di migliaia di fedeli.

Ha quindi consegnato in dono al Rettore del Santuario, situato nella Diocesi di Setúbal, una casula con l’immagine del Sacro Cuore di Gesù.

Il Santuario di Cristo Re verrà sorvolato dal Santo Padre in elicottero alla fine dei suoi impegni pastorali a Lisbona, quando partirà alla volta di Fatima.

Il monumento è imponente: è una statua di Cristo con le braccia aperte di 28 metri di altezza collocata su un basamento di cemento di 82 metri, sulla sommità di una collina di 113. La base è stata progettata da Antonio Lino, mentre la statua è opera di Francisco Franco de Sousa.

Visibile da qualsiasi punto di Lisbona, è stato inaugurato nel 1956. Il suo promotore, il Cardinale Manuel Gonçalves Cerejeira, Arcivescovo di Lisbona, era rimasto molto colpito da un viaggio compiuto nel 1934 in Brasile, dove aveva ammirato il monumento del Cristo Redentore di Rio de Janeiro.

Come a Rio de Janeiro, è possibile raggiungere in ascensore la sommità della struttura, da dove si ammira uno splendido panorama della città.

“Rivolgo il mio sguardo verso l’altra riva del Tago, dove si erge il Monumento a Cristo Re, quasi nella chiusura delle celebrazioni per i suoi 50 anni”, ha detto il Papa leggendo il suo Messaggio dopo la Messa nel Terreiro do Paço.

“Nell’impossibilità di visitare il santuario – come desiderava Mons. Gilberto, Vescovo di Setúbal – vorrei da qui additare alle nuove generazioni gli esempi di speranza in Dio e lealtà al voto fatto, che in esso ci hanno lasciato scolpiti i Vescovi e i fedeli cristiani di allora, in segno di amore e riconoscenza per la preservazione della pace in Portogallo”.

“Di là l’immagine di Cristo stende le braccia all’intero Portogallo, quasi a ricordargli la Croce dove Gesù ha ottenuto la pace dell’universo e si è manifestato Re e servo, perché è il vero Salvatore dell’umanità”.

Il Pontefice ha quindi auspicato che il Santuario di Cristo Re “diventi sempre più un luogo in cui ogni fedele possa verificare come i criteri del Regno di Cristo siano impressi nella sua vita di consacrazione battesimale”.

Ciò, ha aggiunto, permetterà di “promuovere l’edificazione dell’amore, della giustizia e della pace con interventi nella società a favore dei poveri e degli oppressi”, e di “focalizzare la spiritualità delle comunità cristiane in Cristo, Signore e Giudice della storia”.

Per ulteriori informazioni, http://www.cristorei.pt/

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ZENIT Staff

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