Un mondo libero dalle armi nucleari per il bene dell'umanità

Mons. Migliore alla Conferenza sulla revisione del Trattato di non proliferazione

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ROMA, venerdì, 7 maggio 2010, (ZENIT.org).- Occorre intensificare le trattative per giungere a un mondo libero da armi nucleari così da garantire la sopravvivenza dell’umanità. È quanto ha affermato giovedì l’Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, intervenento alla Conferenza quinquennale di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), in corso a New York.

“Le armi nucleari – ha osservato mons. Migliore – sono state per decenni un tema centrale nell’agenda del disarmo. Tuttavia, queste armi continuano a esistere in quantità enormi, e alcune di esse sono pronte per essere attivate”.

Questo dimostra, ha spiegato il presule, che “non servono più semplicemente come deterrente ma che si sono radicate nelle dottrine militari delle maggiori potenze”, tanto che “il pericolo di proliferazione si è intensificato” e “la minaccia di terrorismo nucleare sta divenendo sempre più reale”.

“Una delle sfide – ha sottolineato – è il fatto che gli Stati dotati di armi nucleari, a 40 anni dall’entrata in vigore del Tnp, devono ancora portare a termine in maniera chiara ed efficace questi negoziati” fino a giungere, come stabilito nella Conferenza di revisione del 2000, a una loro totale eliminazione.

Inoltre, il semplice fatto che “le armi nucleari esistano consentirà e persino incoraggerà la proliferazione creando il rischio permanente che il materiale nucleare prodotto per l’uso pacifico dell’energia venga trasformato in armamenti”.

“Il disarmo nucleare e la non proliferazione sono veramente essenziali anche da un punto di vista umanitario”, ha continuato, e servono ad “assicurare la sicurezza e la sopravvivenza di umanità” poiché “nessuna forza al mondo sarà in grado di proteggere le popolazioni civili dall’esplosione di bombe nucleari, che potrebbero causare milioni di morti immediate”.

“La Santa Sede – ha concluso – sostiene con forza un disarmo nucleare trasparente, verificabile, globale e irreversibile”, chiede l’entrata in vigore del Trattato sul divieto totale dei test nucleari, e l’elaborazione immediata di un Trattato sul bando della produzione del materiale fissile.

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ZENIT Staff

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