CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 28 aprile 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha esortato quanti lavorano nell’assistenza pastorale alle persone uscite dal proprio Paese a continuare a sforzarsi e a coordinare le varie iniziative e i programmi esistenti in questo ambito.
Lo ha fatto in un messaggio che ha inviato – attraverso il suo Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, al presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, monsignor Antonio Maria Vegliò – in occasione dell’VIII Congresso Europeo sulle Migrazioni, in svolgimento a Malaga (Spagna) dal 27 aprile al 1° maggio.
“Sua Santità Benedetto XVI saluta cordialmente gli organizzatori e i partecipanti all’VIII Congresso Europeo sulle Migrazioni, che ha luogo a Malaga sul tema ‘Superare le paure. Tracciare prospettive'”, indica il telegramma.
“Li incoraggia a proseguire nei loro sforzi per raggiungere un’assistenza pastorale adeguata a tutti coloro che soffrono le conseguenze di aver abbandonato la patria o di sentirsi senza una terra di riferimento”, continua il testo.
“Allo stesso modo, li esorta a coordinare iniziative e programmi perché possa giungere a tutti la luce del Vangelo e, con questa, una ferma speranza di veder riconosciuti i propri diritti e favorite le possibilità di una vita degna in tutti gli aspetti”.
Il Congresso che si sta celebrando nella città spagnola è promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE).
Un centinaio di delegati delle Conferenze Episcopali europee in rappresentanza di Vescovi, direttori nazionali della pastorale dei migranti, operatori pastorali, rappresentanti della società civile e del mondo politico sta partecipando all’incontro.
Il Congresso ha l’obiettivo di analizzare le molteplici cause e le conseguenze, per il lavoro della Chiesa, dei flussi migratori in Europa.
I partecipanti stanno studiando le sfide che il fenomeno migratorio lancia alla famiglia, alle parrocchie e alla società in generale, ha reso noto l’ufficio stampa della Conferenza Episcopale Spagnola SIC.
Si soffermano anche su ciò che la Chiesa e gli Stati stanno facendo di fronte all’immigrazione, così come sul determinare le paure che bisogna superare e le prospettive da disegnare per la nuova evangelizzazione del continente.
In un messaggio inviato al Cardinal Bertone e firmato da monsignor Antonio Maria Vegliò, dal Cardinale Josip Bozanić, vicepresidente del CCEE, e da monsignor José Sanchez Gonzalez, presidente della Commissione per le Migrazioni del CCEE, i partecipanti al Congresso di Malaga ricordano che il messaggio del Segretario di Stato “è stato letto nella sessione inaugurale del Congresso, suscitando corale gioia e commozione”.
“Desideriamo raccogliere la sfida di considerare le migrazioni moderne in luce positiva, come evento che interpella in modo particolare la responsabilità dei cristiani a svolgere un ruolo attivo nei progetti di accoglienza e di integrazione, promuovendo la cooperazione di tutti negli ambiti della politica e dell’economia, nelle strutture di formazione e di assistenza, negli organismi che tutelano la centralità e la dignità del migrante, del rifugiato e di chiunque si trovi a vivere in condizioni di mobilità”, ricordano.
“Vogliamo ribadire che donne e uomini in emigrazione rappresentano una preziosa risorsa per lo sviluppo dell’intera famiglia dei popoli, grazie alle potenzialità, umano-spirituali e culturali, di cui ciascuno è depositario”.
Perché questa visione “diventi sempre più condivisa” e “incoraggi la collaborazione di tutti i Paesi, in dimensione mondiale”, i partecipanti al sottolineano quindi l'”importanza di puntare su strategie di integrazione, rispettando adeguati itinerari di intercultura e di dialogo e salvaguardando le legittime aspirazioni di tutti alla sicurezza e alla legalità”.