Da Gerusalemme un invito a recitare il Rosario in famiglia

Iniziativa dell’Apostolato “Giovani per la Vita”

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GERUSALEMME, mercoledì, 28 aprile 2010 (ZENIT.org).- L’Apostolato “Giovani per la Vita” propone per il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Beata Vergine Maria, di costituire focolari di preghiera che si riuniscano per recitare insieme il Santo Rosario.

L’intenzione è quella di riunire la propria famiglia, amici, parenti, vicini per recitare il Santo Rosario, un giorno, una volta a settimana oppure tutti i giorni. Ognuno sarà libero di trovare tempi e modi per coinvolgere anche altre persone per pregare in difesa della vita e per diffondere la preghiera dell’Adozione spirituale (www.youthfl.org).

In questo mese di maggio giorni particolarmente significativi per l’Apostolato sono: il 6 maggio, Festa di San Domenico Savio, patrono della Comunità Italiana dell’Apostolato; il 24 maggio, Solennità di Maria Aiuto dei Cristiani.

Inoltre il 31 maggio, festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta, l’Apostolato “Giovani per la Vita” con tutti i suoi membri e amici dedicherà una Giornata di preghiera per il Santo Padre Benedetto XVI.

Come Maria visitò la cugina Elisabetta e la aiutò nei giorni immediatamente prima del parto, anche l’Apostolato “Giovani per la Vita” intende simbolicamente visitare il Papa e farsi vicino a lui con la preghiera, sostenendolo nel suo delicato e prezioso servizio di guida e Pastore della Chiesa Universale.

Tanti sono i modi in cui sarà possibile fare questo: far celebrare la Messa del giorno con questa intenzione, pregare insieme il Rosario, organizzare incontri di preghiera e adorazione.

In un messaggio inviato per il 25 marzo scorso, festa dell’apostolato “Giovani per la Vita”, il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha scritto: “L’idea dell’adozione spirituale che la vostra associazione promuove è un atto d’amore e una risposta significativa all’emergenza grave che vede oggi milioni di bambini non voluti, non accolti, e ai quali si impedisce la possibilità stessa di nascere”.

“Auspico – ha aggiunto il porporato – che questa intuizione della adozione spirituale sia ancora più conosciuta, apprezzata e diffusa, come contributo orante dei credenti a sostegno della cultura della vita”.

[Per ulteriori informazioni: www.youthfl.org, savio@youthfl.org]

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ZENIT Staff

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