ROMA, lunedì, 26 aprile 2010 (ZENIT.org).- La crisi alimentare nel Niger e in altre zone del Sahel Occidentale deve essere affrontata urgentemente, prima che la stagione delle piogge renda impossibile la consegna degli aiuti nelle regioni più remote.
E’ l’avvertimento lanciato dalla Caritas, che sottolinea come “in alcune zone la situazione sia già molto negativa”.
“Alcune persone mangiano solo piante selvatiche”, ha affermato il volontario di Caritas Niger Bruno Sossou dopo una visita ai villaggi più remoti. “Gli aiuti devono arrivare rapidamente – ha osservato -. Tra 45 giorni inizierà la stagione delle piogge, e alcune aree verranno tagliate fuori”.
Come diretta conseguenza della crisi alimentare, la gente sta abbandonando i villaggi per rifugiarsi nelle città o nei Paesi vicini. Molte scuole stanno chiudendo per mancanza di studenti, e i campi non vengono più coltivati.
La situazione è particolarmente preoccupante in Niger, ma interessa tutto il Sahel Occidentale. Milioni di persone sono a rischio a causa della siccità dello scorso anno e degli effetti a lungo termine delle crisi alimentari precedenti.
Più di 800.000 bambini sotto i cinque anni in Burkina Faso, Mauritania, Mali, Niger, nord della Nigeria e Ciad hanno bisogno di cure per far fronte a una malnutrizione grave.
“In Niger la crisi è stata sottovalutata. L’insicurezza alimentare era un argomento tabù sotto il Governo precedente, rovesciato con un colpo di Stato il 18 febbraio”.
“Solo quando i media e le associazioni internazionali hanno esercitato pressioni sul Governo perché conducesse un’inchiesta sulla questione abbiamo avuto un quadro più chiaro della portata dell’emergenza”, ha detto Raymond Yoro, segretario generale di Caritas Niger (CADEV Niger).
Secondo l’indagine condotta dal Governo a dicembre, circa 7,8 milioni di persone, quasi il 60% della popolazione del Paese, stanno finendo il cibo a loro disposizione.
“L’ambiente politico è fondamentale per il successo degli interventi umanitari – ha dichiarato Yoro -. Almeno ora siamo liberi di coordinare i nostri sforzi con altre ONG e abbiamo accesso a ricerche geografiche dettagliate che ci permetteranno di intervenire dov’è più necessario”.
La Caritas sta per lanciare un appello per fornire aiuti alimentari d’emergenza a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione. Il progetto mira ad aiutare quasi 250.000 persone in 327 villaggi.
“In una prima fase vogliamo affrontare l’emergenza con aiuti alimentari – ha detto Maliki Oumarou, responsabile delle emergenze di Caritas Niger -, ma in seguito vogliamo anche avviare un programma di riabilitazione incoraggiando attività redditizie nelle zone rurali e un miglioramento a lungo termine della sicurezza alimentare”.