A quanto si apprende il gruppo delle vittime avrebbe presentato una lettera all’Arcivescovo chiedendo un incontro privato con Papa Benedetto XVI durante la sua visita a Malta sabato e domenica prossimi. Ma al momento sembra alquanto difficile inserire un incontro considerato il fitto programma della due giorni.
Proprio questo martedì il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha detto di non poter escludere l’ipotesi di un incontro del Papa con alcune vittime di abusi sessuali a Malta, chiarendo anche che, se ciò dovesse accadere, avverrà “in un clima di raccoglimento e di riflessione, non sotto una pressione di carattere mediatico”.
Secondo quanto riferito da TimesofMalta.com, l’Arcivescovo Paul Cremona, parlando al programma televisivo “Bongu” di TVM, ha detto che le vittime hanno fatto bene a raccontare ai mezzi di comunicazione ciò che era loro accaduto.
Il presule ha tuttavia espresso rammarico per la campagna ai danni della Chiesa portata avanti da alcuni organi d’informazione internazionali, che hanno trascurato il contributo positivo alla società della maggior parte dei preti.
I media, ha continuato, invece di “informare” le persone, hanno tentato di “formare” le persone contro la Chiesa.
Monsignor Cremona ha sottolineato infine che è importante fare giustizia, senza dimenticare le vittime, e che vanno approntate adeguate modalità di prevenzione.
A questo proposito, il presule ha fatto notare che la Chiesa di Malta dal 1999, per trattare i casi di abuso su minori, si affida a due équipe di esperti, guidate da giudici ormai in pensione e indipendenti dalla Chiesa, e che tutti i casi sono stati sempre riferiti a Roma.
[Con il contributo di Serena Sartini]