Il Fiac all’incontro dei Vescovi a Chisinau

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ROMA, lunedì, 1° marzo 2010 (ZENIT.org).- “L’esigenza di formare un laicato dedicato alla Chiesa e, nel contempo, capace di essere testimone nella società” cui si collega “un grande interesse dei Vescovi presenti verso gli itinerari di formazione dell’Azione cattolica e la disponibilità a collaborare a progetti comuni”: sono queste, per mons. Domenico Sigalini, assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana (Aci) e del Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) le sottolineature più importanti emerse dall’incontro che ha preceduto la riunione terminata domenica a Chisinau (Repubblica di Moldova), dei Presidenti delle Conferenze episcopali del Sud-Est Europa invitati dal Fiac ad un confronto sulla formazione dei laici nelle Chiese locali.

Il tema si collegava bene con l’ordine del giorno dei lavori dei rappresentanti delle nove conferenze episcopali convocate – Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Grecia, Moldova, Romania, Turchia e la Conferenza episcopale internazionale dei SS. Cirillo e Metodio –, dedicato non solo alla situazione dei diritti riconosciuti alle comunità cattoliche minoritarie nei diversi Paesi della regione, ma anche al contributo specifico che i cattolici devono recare al perseguimento del bene comune nelle società di appartenenza.

“Porre l’accento sulla formazione di laici ‘santi’ – ha affermato Sigalini – salva dalla tentazione di un cristianesimo senza interiorità, preoccupato solo di difendere delle posizioni: si tratterebbe di una scelta perdente”. Così pure “salva dall’idea che in una situazione di chiesa minoritaria ci si deve accontentare di un cristianesimo ridotto, minimale: il cristianesimo deve essere vero dovunque”.

All’incontro organizzato dal Fiac erano presenti i Presidenti delle conferenze episcopali di Bulgaria, Romania, Cipro e Repubblica Moldava, insieme al Nunzio apostolico in Romania e nella Repubblica moldava, mons. Francisco-Javier Lozano. Padrona di casa è stata l’Azione cattolica moldava che nello scorso novembre si è aggiunta alle associazioni di Ac europee con la costituzione di un gruppo giovani proprio a Chisinau, grazie anche all’attività di promozione e sostegno svolta dall’Azione cattolica della diocesi di Iasi (Romania).

I gemellaggi tra diocesi di paesi confinanti sono una delle modalità per percorsi comuni di formazione prospettati dal Fiac: “La proponiamo – ha affermato Chiara Finocchietti, Vicepresidente nazionale Aci per il Settore giovani e responsabile del Coordinamento giovani del Fiac – come evangelizzazione di giovani per i giovani ed è stata realizzata con successo non solo a Chisinau, ma anche in Albania, Bosnia-Erzegovina e in Bulgaria, a Plovdiv, dove nel prossimo aprile si svolgerà un corso di formazione animato da giovani romeni ed italiani”.

Un altro appuntamento importante sarà quello della Giornata mondiale della gioventù di Madrid del 2011 “non solo perché – ha spiegato la Finocchietti – i giovani del Fiac si ritroveranno nella capitale spagnola, ma perché li stiamo invitando ad andare nelle diocesi spagnole dove è presente l’Ac per vivere insieme le giornate che precederanno l’incontro a Madrid”.

A maggio prossimo, inoltre, l’Azione cattolica europea si incontrerà a Cracovia per la sua assemblea continentale: “ci piacerebbe – ha affermato ancora la Finocchietti – che Vescovi e laici delle realtà che abbiamo incontrato a Chisinau potessero partecipare a questa tappa importante della nostra vita di laici impegnati nella Chiesa e nelle società di vari paesi del vecchio continente”.

“Sarebbe ancora una volta importante per noi – ha concluso la responsabile del Coordinamento giovani del Fiac – condividere la loro testimonianza di chiese che, nonostante le difficoltà, continuano ogni giorno a coltivare il seme del dialogo e dell’apertura fiduciosa all’altro”.

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ZENIT Staff

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