di Carmen Elena Villa
ROMA, venerdì, 30 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Santi martiri e mistici, guerrieri ed eremiti, Vescovi e nobili, religiosi e laici hanno caratterizzato la storia cristiana e anche culturale e politica d’Europa.
A Palazzo Venezia a Roma si espongono fino al 10 gennaio 2010 opere che ritraggono questi grandi personaggi. Sono stati vincitori: alcuni delle più nobili battaglie contro nemici terreni, tutti di quelle – le più nobili – lotte personali contro il peccato e la tentazione.
La mostra illustra le innegabili radici cristiane d’Europa e il protagonismo e l’eroicità dei suoi santi. E’ stata promossa dall’ambasciata presso la Santa Sede e dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali. L’ideatore e l’organizzatore è il sacerdote Alessio Geretti.
Le opere permettono di constatare il rapporto tra Stato e Chiesa, fede e cultura, potere politico e libertà religiosa, e riflettono il nesso tra le esperienze religiose e il contesto sociale e culturale che le circondava, così come l’impronta che hanno impresso nell’evangelizzazione delle rispettive Nazioni.
“Il potere e la grazia” riunisce un totale di cento opere, alcune piene di misticismo, altre che mostrano i santi che evangelizzano e prestano il loro servizio sociale.
In genere si trovano in vari musei e chiese europee. Sono state eseguite da maestri della storia dell’arte come Caravaggio, Tiziano, Van Eyck, Memling, Mantegna, Del Sarto, van Dyck, Veronese, El Greco, Guercino, Murillo, Tiepolo, Ingres.
L’esposizione è divisa in dieci sezioni per mostrare dieci volti diversi della santità. La prima, chiamata “La santità”, sottolinea la figura della donna che ha raggiunto la pienezza delle virtù: Maria.
Si può contemplare il mistero dell’Immacolata Concezione di Bartolomé Esteban Murillo, opera esposta in genere al Museo del Prado di Madrid. Anche se non ha alcuni attributi della Vergine Immacolata come la corona di stelle e il drago sotto i piedi, la Madre di Dio è circondata da angeli e teste di cherubini. Murillo ha dipinto l’opera nel 1678 per una chiesa di Siviglia, la sua città natale.
Ci sono anche opere che riflettono l’amore per il Signore fino al martirio, in santi come Paolo, Giovanni Battista e Pietro con l’opera di Luca Giordano, che ne mostra con grande realismo la crocifissione.
Nella sezione dedicata a monaci ed eremiti, si sottolinea la figura di San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa. Il fondatore dell’Ordine Benedettino è ritratto mentre prega e medita nella grotta di Subiaco, dove trascorse tre anni in isolamento e preghiera. Oggi la sua Regola continua ad essere applicata da migliaia di figli spirituali in centinaia di monasteri nel mondo.
<b>Spiritualità trasformata in azione
Non sono solo la preghiera e il misticismo a far parte della rappresentazione dei santi nell’arte; è anche possibile vederli in azione. Ne è un esempio l’opera che ritrae San Nicola di Ambrogio Lorenzetti, che lo ha ritratto mentre compie opere di carità nella vita quotidiana.
Allo stesso modo, l’esposizione permette di vedere la santità dei Vescovi e dei re che con la preghiera e l’azione hanno dato vita a opere apostoliche che sono riuscite a convertire interi popoli. Si va dai re magi fino a Boris e Gleb, santi ucraini figli del re Vladimir I, o all’opera “Il re San Luigi con un paggio”, dipinta da El Greco, che mostra lo spirito guerriero di questo nobile sovrano morto nel 1270.
Un’altra sezione è dedicata ai guerrieri e ai cavalieri del Signore. In un’opera appare l’apostolo Giacomo, rappresentato da Giambattista Tiepolo nella battaglia di Clavijo. A cavallo e con lo sguardo rivolto verso il cielo, l’apostolo viene mostrato in tutto il suo coraggio.
Santi emblematici
Fanno parte dell’elenco delle immagini anche le stimmate di San Francesco d’Assisi nell’opera di Jan Van Eyck, l’estasi di Santa Caterina da Siena, un nuovo modello di santità laica e femminile, e le azioni caritatevoli di San Domenico di Guzmán. Si tratta di santi che hanno cambiato la storia: Santa Caterina ha lottato per l’unità della Chiesa e la santità delle sue autorità, San Francesco ha irradiato la sua grande semplicità di cuore e la sensibilità nei confronti dei più bisognosi.
L’esposizione si conclude ricordando i patroni del continente europeo: San Benedetto da Norcia, i Santi Cirillo e Metodio, Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena, Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) – quest’ultima, essendo del XX secolo, è rappresentata non in un dipinto, ma nelle scene di un film che racconta la sua storia.
Diversi volti, diversi modelli di uomini e donne ai quali, secoli dopo, rende omaggio un’Europa in cui tanti uomini e tante donne vogliono essere fedeli alle radici cristiane.