Holyween: festeggiare i santi piuttosto che le streghe e i demoni

Intervista a don Andrea Brugnoli, ideatore di molte iniziative di evangelizzazione

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di Antonio Gaspari

ROMA, venerdì, 30 ottobre 2009 (ZENIT.org).- A Desenzano sul Garda c’è un sacerdote di 42 anni, che dopo aver lavorato in una parrocchia del Veronese e tre anni in Vaticano, ha dato vita ad un progetto che si chiama “Sentinelle del mattino per l’evangelizzazione di strada”.

Sacerdote diocesano di Verona, don Andrea Brugnoli, dopo due lauree in filosofia, già assistente nazionale dell’Agesci (scouts), è ora responsabile della pastorale di primo annuncio per la diocesi di Verona, un incarico che svolge per tutta l’Italia e non solo.

Per coinvolgere e motivare i giovani nella riscoperta delle verità cristiane, don Andrea ha organizzato delle “cene di evangelizzazione” dette Alpha, e poi l’Happy Hour dell’evangelizzazione con le Chiese aperte fino a tarda sera, i “Baywatch” della fede in spiaggia, “le fiaccole” nelle varie diocesi, e Holyween, per conoscere, imitare e diffondere le virtù dei santi

Tra i diversi libri scritti da don Andrea uno è dedicato proprio a dare un ordine alle forme moderne di nuova evangelizzazione e si intitola “Corso base di evangelizazione di strada” (Edizioni Paoline – San Paolo, Torino 2007).

Per comprendere la realtà di questa nuova evangelizzazione, ZENIT lo ha intervistato.

Chi sono le Sentinelle del mattino?

Don Andrea Brugnoli: Sentinelle del mattino è un progetto di primo annuncio ai giovani iniziato 10 anni fa nella mia diocesi, Verona, ed ora diffuso in più di 30 diocesi in Italia e anche in Francia e nell’isola di Malta. Si propone di formare i giovani perchè siano capaci di organizzare attività straordinarie ed ordinarie di evangelizzazione dei loro coetanei. In ogni diocesi dove veniamo chiamati nasce un’equipe che si chiama “fiaccola”.

A chi è venuta questa splendida idea di Holyween e perchè?

Don Andrea Brugnoli: L’idea è venuta a me, qualche anno fa, perchè credo che il mondo oggi, come dice Paolo VI, creda più ai testimoni che ai maestri. E in Italia abbiamo tante figure di testimoni, santi giovani, molti non conosciuti. Ho voluto far vedere i loro volti perchè penso che oggi la bellezza sia il linguaggio che il mondo comprende. In un mondo che esalta l’orrore e il brutto, la bellezza dei santi affascina anche i giovani d’oggi. Non si tratta, quindi, di un “anti-Halloween”, ma di una proposta in positivo.

Come si fa ad aderire a Holyween?

Don Andrea Brugnoli: E’ molto semplice aderire. Sul nostro sito si possono trovare i file da scaricare con le immagini dei santi. Si può anche aggiungere il logo dell’iniziativa. E poi siamo ancora in tempo per pubblicizzare Holyween invitando la gente ad appendere sul proprio balcone l’immagine di un santo e a distribuire le immagini per chi vuole. Chiediamo poi di comunicare l’esito dell’iniziativa, con delle foto, per gioire insieme nel vedere le nostre città tappezzate di volti belli!

Avete pensato di far conoscere questa vostra iniziativa ad altre associazioni, gruppi di insegnanti presenti anche all’estero?

Don Andrea Brugnoli: Il progetto Sentinelle è iniziato anche a Nizza e a Malta. Questi giovani, attraverso il nostro sito (www.sentinelledelmattino.org), tengono i contatti con noi e ne adottano le iniziative. Sappiamo che sono molti i giovani, i gruppi, le parrocchie che, anche senza dircelo, prendono dal sito il materiale e lo adottano nelle rispettive realtà. Abbiamo molte testimonianze di oratori, parrocchie, diocesi intere che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa. Quest’anno anche Facebook si è rivelato un mezzo efficace per la diffusione dell’idea.

Tra qualche giorno Holyween sarà superato, ma ci sembra molto interessante l’idea di ricominciare a parlare dei santi, conoscendone la storia e le virtù.  Cosa pensano di fare le Sentinelle del mattino in questo senso?

Don Andrea Brugnoli: Nei corsi di formazione all’evangelizzazione che teniamo per i giovani, cerchiamo sempre di presentare loro dei modelli di giovani santi, anche se non ancora canonizzati. Per esempio, ci è molto caro ricordare, Benedetta Bianchi Porro, morta giovane per una terribile malattia proprio qui sul lago di Garda (dov’è la nostra sede); Cassie Bernall, una ragazza americana, molto nota nelle parrocchie degli Stati Uniti, uscita da una setta satanica e divenuta una grande evangelizzatrice nella sua università, fino a morire martire nel 1999. Quest’anno, in modo particolare, la formazione che proponiamo ogni mese ai giovani prima di scendere in strada ad evangelizzare, è tutta dedicata, di volta in volta, alla conoscenza di un santo, perchè crediamo che anche questa generazione abbia sete di cose vere e cerchi modelli a cui ispirarsi.

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ZENIT Staff

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