di Jesús Colina
CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 28 ottobre 2009 (ZENIT.org).- L’enorme attività di aiuto che Pio XII svolse durante la Seconda Guerra Mondiale a favore di tutte le vittime, indipendentemente dalla loro religione, può ora essere vista anche in alcune pellicole cinematografiche che sono state riscoperte.
L’elemento più sorprendente si trova in “Guerra alla guerra”, un film del 1948 prodotto da Orbis e diretto da Romolo Marcellini – già autore del film “Pastor Angelicus”, girato nel 1942 – e Giorgio Simonelli.
La pellicola è stata scoperta nella Cineteca Nazionale Italiana in condizioni piuttosto deteriorate, e visto il carattere straordinario delle immagini ci si è messi in contatto con la Filmoteca Vaticana.
La dottoressa Claudia Di Giovanni, delegato della Filmoteca, ha confessato durante l’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, che il Papa chiuderà questo giovedì, l’emozione che ha provato ricevendo l’invito della Cineteca a visionare le immagini, delle quali non si conosceva l’esistenza.
Nel documentario si possono vedere “immagini straordinarie della Seconda Guerra Mondiale, particolarmente crude, ma quanto mai efficaci per sottolineare il dramma del conflitto”, ha spiegato la Di Giovanni.
“Sullo sfondo della guerra, le parole e l’opera di Pio XII, a fianco di tutte le vittime, con le immagini delle mense, volute dal Papa, e della residenza di Castel Gandolfo, aperta agli sfollati”.
Lo spettatore può vedere come il Papa trasformò le grandi sale del Palazzo Apostolico in dormitori per donne e bambini rifugiati.
In un altro momento, si vedono le immagini di Piazza San Pietro e della Basilica di San Giovanni in Laterano, dove su indicazione del Pontefice si crearono mense per dare da mangiare alla popolazione che affrontava le difficili condizioni provocate dalla guerra.
“Il film è particolarmente importante perché rappresenta il tentativo del cattolicesimo di comunicare attraverso l’arte cinematografica il suo no alla guerra – ha osservato il delegato della Filmoteca Vaticana -. La sua distribuzione all’epoca fu quasi inesistente, ma resta una testimonianza fondamentale dell’impegno di Papa Pio XII a favore della pace”.
“Presentato a Venezia, nel contesto della Mostra di Arte Cinematografica, ha impressionato critica e pubblico, con uno stile narrativo ispirato al neorealismo, semplice, ma efficace che non maschera l’orrore, ma lo rappresenta in tutta la sua realtà più che esplicita, soprattutto se consideriamo che si tratta di un film del 1948”.
La Filmoteca Vaticana ha contribuito con la Cineteca Nazionale Italiana al restauro del film, ottenendone una copia.
Altri documenti audiovisivi
Questa non è l’unica testimonianza audiovisiva che ricorda l’aiuto di Pio XII ai bisognosi, tra i quali c’erano anche degli ebrei.
La Filmoteca Vaticana ha ricevuto di recente 70 pellicole che documentano l’attività della Pontificia Opera di Assistenza (POA), voluta da Papa Pio XII per soccorrere le vittime della seconda guerra mondiale, ha reso noto Claudia di Giovanni.
Fu istituita nel 1944 con il nome di Pontificia Commissione di Assistenza ai Profughi (PCA), poi cambiato appunto in POA, e continuò la sua opera fino al 1970 assistendo i poveri, i malati, i carcerati e le vittime dei disastri naturali.
La Filmoteca Vaticana deve ora visionare queste pellicole e conservarle perché possano rappresentare un patrimonio storico.