“Sources Chrétiennes” vince il Premio Paolo VI 2009

Verrà conferito personalmente dal Papa l’8 novembre prossimo

Share this Entry

ROMA, lunedì, 26 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Il Comitato scientifico e quello esecutivo dell’Istituto Paolo VI hanno deliberato all’unanimità di assegnare per il 2009 il “Premio internazionale Paolo VI” alla collana francese “Sources Chétiennes”.

Il Premio, giunto alla sua sesta edizione, verrà conferito personalmente da Benedetto XVI in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Paolo VI a Concesio, nel pomeriggio di domenica 8 novembre 2009.

Con questo riconoscimento si intende valorizzare l’impegno profuso dalla storica collana nella riscoperta delle fonti cristiane antiche e medievali.

La collana, recita la motivazione, costituisce “un importante significato culturale ed educativo, oltre che teologico ed ecclesiale”, perché favorisce la “ricerca storica documentando momenti essenziali dello sviluppo del pensiero e contribuisce a illuminare l’incontro fecondo realizzato tra il messaggio cristiano e la cultura antica”.

“È andando all’età apostolica e patristica, infatti – si legge in una nota dell’Istituto Paolo VI –, che si apprende il senso universale e unitario della civiltà cristiana, come pure degli sforzi organizzativi, formativi e pastorali compiuti dalla Chiesa”.

La collana di scritti patristici – che conta oggi più di di 530 volumi – ha contribuito a rinnovare l’apprezzamento e la comprensione della tradizione nella quale sono radicati il pensiero cristiano e la vita ecclesiale: una tradizione che deve essere ascoltata in tutta la sua ampiezza e nella varietà delle forme nelle quali ha trovato espressione.

La collana Sources Chrétiennes venne fondata a Lione, in Francia, nel 1942 da quattro padri gesuiti, due dei quali Henri de Lubac e Jean Daniélou, divennero in seguito Cardinali, mentre infuriava la Seconda Guerra Mondiale.

Essa raccoglie i testi dei Padri della Chiesa e degli scrittori cristiani dal I secolo fino al XV secolo.

La collana ha il pregio di riportare il testo critico nella lingua classica usata dall’autore antico (latino, greco, armeno, copto, siriaco ecc), nella traduzione in lingua moderna, un’introduzione storica, filologica e teologica e delle note esplicative al testo stesso.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione