BANGKOK, domenica, 25 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Al termine del Congresso Mondiale dell’Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione (SIGNIS), più di 600 comunicatori cattolici e professionisti dei media si sono impegnati a considerare una priorità nel loro lavoro i diritti dei bambini.
Il presidente di SIGNIS, Augustine Loorthusamy, ha osservato che “i bambini stanno crescendo in un mondo digitale e noi, come cattolici professionisti dei media, abbiamo la responsabilità di assicurare che i loro diritti siano rispettati e le loro voci ascoltate”.
Il Congresso si è svolto dal 17 al 21 ottobre a Chiang Mai (Thailandia) sul tema “Media per una Cultura di Pace – Diritti dei Bambini, Speranza del Domani”.
Visto l’argomento, l’evento ha contato sulla partecipazione di 10 giovani videoreporter di vari Paesi dell’Asia e di 100 bambini di tre scuole cattoliche di Chiang Mai.
Sono stati esibiti più di 200 striscioni con le impronte delle mani di bambini di tutto il mondo e i loro messaggi. “Siamo i bambini del mondo! Ascoltate la nostra voce?”, hanno detto i piccoli al Congresso.
“I bambini e i giovani in questo Congresso ci hanno presentato una sfida – ha detto il segretario generale di SIGNIS, Alvito de Souza -. Come SIGNIS dobbiamo prendere seriamente il nostro ruolo di promozione dei diritti dei bambini nel contesto di società che vengono trasformate dai media”.
De Souza ha quindi aggiunto che anche SIGNIS dovrà adattarsi per continuare ad essere rilevante ed efficace in un orizzonte digitale di costante cambiamento.
<p>Per ulteriori informazioni, www.signis.net