di Marina Tomarro
ROMA, venerdì, 23 ottobre 2009 (ZENIT.org).- “Quando si arriva all’università si desidera fare un percorso di scienza. Non è solo affrontare gli esami ma qualche cosa di più. Ma quando comincia questo viaggio, arriva anche il tempo del dubbio, di domande che restano senza risposta, interrogativi che solo il Risorto può aiutarci a chiarire”. Così il Cardinale Vicario Agostino Vallini ha salutato gli studenti universitari presenti all’incontro che si è svolto giovedì sera a Roma nella Pontificia Università Lateranense.
Organizzata dall’Ufficio della pastorale universitaria del Vicariato la serata era rivolta alle matricole iscritte all’Università Cattolica Sacro Cuore, all’Università Europea di Roma, al Campus Biomedico e alla Libera Università Maria Santissima Assunta.
“Avere dubbi, subire delusioni - ha spiegato il porporato - è normale durante la vostra vita, perché proprio da quelle sconfitte troverete le risposte ai vostri interrogativi”.
“Anche i discepoli lungo la strada di Emmaus erano disorientati dalla morte di Gesù – ha raccontato –. Cristo stesso allora si avvicinò loro e spiegò che per entrare nella Gloria era necessario che patisse il supplizio della Croce”.
“Dalle tenebre alla luce della resurrezione. Solo allora ai discepoli si aprirono i cuori e lo riconobbero”, ha spiegato il porporato.
Dal canto loro gli studenti hanno salutato il Cardinale esprimendo riconoscenza per l’incontro, parlandogli dell’importanza delle cappellanie universitarie all’interno degli atenei, punti di riferimento soprattutto per i ragazzi fuori sede, che in esse possono trovare non solo un aiuto spirituale ma anche una mano concreta nei piccoli disagi quotidiani di chi comincia un nuovo cammino lontano da casa.
“Siate sempre protagonisti della vostra vita – ha concluso il Cardinale – e possiate diventare voi stessi annunciatori della Parola di Dio”.