Per l'unità dei cristiani, più giovani e un cambio di mentalità

Vertice di Cordoba tra Chiesa cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese

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ROMA, mercoledì, 21 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Il cammino verso l’unità dei cristiani richiede un “profondo cambiamento di mentalità” e soprattutto una maggiore leadership dei giovani. E’ quanto è emerso della sessione plenaria del Gruppo Misto di Lavoro (GML), riunitosi presso la Casa Sant’Antonio, un Centro di spiritualità della diocesi di Cordoba, in Spagna, dal 12 al 19 ottobre.

Co-moderatori il Metropolita Nifon di Targoviste (Romania) e mons. Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino (Irlanda). Presente anche il Vescovo Brian Farrell L.C., Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Scopo dell’incontro del Gruppo Misto di Lavoro (GML), un organismo incaricato di monitorare e promuovere la collaborazione tra la Chiesa cattolica ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), quello di dar forma al suo lavoro sui temi della “recezione ecumenica” e delle “radici spirituali dell’ecumenismo”.

“La scelta di questi temi – afferma un comunicato stampa diffuso al termine dei lavori – è stata motivata dalla necessità di raccogliere i frutti di molti anni di incontri e di dialogo ecumenici”.

“Le radici spirituali dell’ecumenismo – si legge ancora – sono alla base stessa della ricerca dell’unità dei cristiani e comportano conversione, rinnovamento, santità di vita secondo il Vangelo, preghiera individuale e comune”.

“I partecipanti – continua il comunicato – hanno molto apprezzato il centro ecumenico locale, sotto la direzione del rev.do Manuel González Muñana, per i suoi programmi ben strutturati e per le sue iniziative concrete, che comprendono corsi di ecumenismo per bambini, seminari ecumenici sulla Bibbia, progetti sociali, celebrazioni e preghiere comuni”.

All’interno del mandato del Gruppo Misto di Lavoro sono stati inoltre affrontati altri due temi: le “migrazioni” e i “giovani”.

“Il fenomeno attuale delle migrazioni sta modificando il volto delle chiese locali in molte parti del mondo – prosegue la nota –. Ciò rappresenta una sfida ed al contempo un’opportunità per l’approfondimento delle relazioni ecumeniche oltre i confini nazionali e culturali”.

“Il Gruppo Misto di Lavoro ha inoltre sottolineato la necessità di dare ai giovani più leadership e responsabilità nel movimento ecumenico”.

A tal fine, il gruppo sta collaborando con la Commissione sui Giovani del Consiglio Ecumenico delle Chiese (ECHOS) e con alcuni movimenti giovanili della Chiesa cattolica.

Un momento centrale di questa sessione è stato poi un panel sulle sfide ecumeniche contemporanee e sull’attuale situazione dei dialoghi bilaterali tra le Chiese.

“Con l’avvicinarsi della celebrazione del Centenario della Conferenza Missionaria Mondiale di Edimburgo del 1910 – si sottolinea ancora –, la plenaria ha ricordato che i pionieri del movimento ecumenico avevano sperato di raggiungere il loro obiettivo nell’arco di un secolo”.

A questo proposito, hanno affermato i partecipanti, “l’esperienza ci ha mostrato che avanzare verso l’unità in Cristo richiede molto più tempo. Richiede un profondo cambiamento di mentalità, di atteggiamento, di vita”. 

Il Gruppo Misto di Lavoro è stato creato nel 1965, anno di chiusura del Concilio Vaticano II, ed è composto da 36 persone, 18 nominate dalla Chiesa cattolica e 18 scelte da varie Chiese membro del CEC.

Il mandato del GML ha una durata di sette anni. L’attuale mandato va dall’ultima Assemblea generale del CEC, tenutasi a Porto Alegre, in Brasile, nel febbraio del 2006, alla prossima Assemblea generale che avrà luogo nel 2013 a Busan, in Corea.

La prossima sessione plenaria del GML si riunirà nel settembre del 2010 in Medio Oriente. 

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ZENIT Staff

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