ROMA, mercoledì, 14 ottobre 2009 (ZENIT.org).- È stata presentata questo mercoledì mattina a Roma la seconda edizione del JOSP Fest, il Festival internazionale dedicato ai “viaggi” dello spirito, promosso dall'Opera Romana Pellegrinaggi (O.R.P.), che lo scorso anno ha accolto ben 35mila visitatori.
Il Journeys of the Spirit Festival è una manifestazione che mira a celebrare i pellegrini e a coinvolgere tutti coloro che desiderano mettersi in cammino verso santuari e altri luoghi sacri, con lo scopo di stimolarli e contribuire alla loro crescita spirituale.
Organizzato da Quovadis, il JOSP Fest, che quest'anno ha come tema “Non nascondermi il tuo volto” (Sal 26, 9), si terrà dal 14 al 17 gennaio alla Nuova Fiera di Roma.
Per questa seconda edizione, che riunirà 400 espositori da 4 continenti, gli organizzatori prevedono circa 100.000 visitatori.
Attraverso una serie di incontri, seminari e tavole rotonde, il Festival punterà a creare un confronto aperto a tutti sul concetto del value grounded tourism, in modo da chiarire cosa vuol dire “fare” turismo valoriale.
Per aiutare gli operatori che lavorano nel turismo, il Festival ospiterà per la prima volta il JOSP trade workshop, incentrato sulle opportunità del business-to-business. Il workshop inizierà con la presentazione dei prodotti turistici legati al mondo del pellegrinaggio e ai “viaggi dello Spirito”.
Poi un gruppo di buyer nazionali e internazionali, scelti dall'Opera Romana Pellegrinaggi, s’incontreranno con gli espositori di JOSP Fest con lo scopo di far crescere la loro presenza nel settore. Inoltre al JOSP trade workshop parteciperanno i leader del mondo del turismo.
In programma anche momenti di arte e di spettacolo. Il Festival si servirà, infatti, del linguaggio universale della musica, del teatro, della danza e del cinema, per far “abbracciare” tutti i popoli del mondo.
Oltre agli artisti italiani, l’agenda include artisti di fama internazionale come la cantante tibetana Yungchen Lhamo, conosciuta per i suoi messaggi di straordinaria spiritualità, e il ghanese Rocky Dawuni, un artista reggae affermato per il suo impegno nell’ambito della giustizia sociale.
Il pubblico sarà coinvolto anche direttamente con una mostra fotografica “In Viaggio attraverso i tuoi occhi”. Ognuno potrà inviare una foto del proprio pellegrinaggio e potrà vederla esposta durante il Festival in un apposito spazio creato per la mostra.
Nel prendere la parola, durante la conferenza stampa odierna, monsignor Liberio Andreatta, Vicepresidente dell’O.R.P., ha spiegato che “nella società dell’egoismo e dell’individualismo, il pellegrinaggio recupera la dimensione del dialogo, di un tempo e uno spazio comune”, e permette di “camminare insieme nella diversità, riscoprendo arte, storia, cultura, i valori alla base del nostro vivere sociale”.
Dal canto suo, padre Caesar Atuire, Amministratore delegato dell’O.R.P., ha detto che “un festival è un momento in cui si celebra lo spirito di una comunità e l’espressione di una cultura. È importante guardare il mondo con gli occhi anche delle altre culture, per evitare conflitti; per far questo, è necessario muoversi, viaggiare e conoscere l’Altro”.
[Per ulteriori informazioni: www.jospfest.com]