Il 10 ottobre, consegna del Premio letterario “Donna è Vita”

Per le opere letterarie che difendono il talento della femminilità

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ROMA, mercoledì, 7 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Sabato 10 ottobre, alle ore 17.00, a Pontremoli, presso il teatro Manzoni, sarà premiato il vincitore della prima edizione del Premio Letterario “Donna è Vita”: “Storia di una vita fragile” di Chevillard Lutz, edito da Lindau.

Il Premio Letterario “Donna è Vita”, unico nel suo genere, è stato istituito per premiare le opere letterarie che raccontano, rivelano, riflettono e difendono il talento della femminilità, inteso quale alleanza della donna con la vita, dono personale e costante agli altri, patrimonio costitutivo dell’umanità.

La commissione, composta da 14 giurati di cui 13 donne, provenienti dal variegato mondo della professionalità femminile (conduttrici televisive, giornaliste della carta stampata, accademiche, donne di eccellenza nel mondo dell’imprenditoria e delle professioni, nonché madri e donne “di casa”) ha attribuito anche i seguenti riconoscimenti: Premio letterario “Donna, verità e società” ad Angela Maria Cosentino per il testo “Testimoni di speranza” edito da Cantagalli, per aver mostrato il valore sociale e umano del talento naturale della femminilità; Premio alla carriera “Santa Gianna Beretta Molla” a Geltrude Ranaldi, per aver difeso la vita con la penna e con le opere.

La cerimonia di assegnazione prevede anche la consegna delle targhe di benemerenza all’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII” – Servizio antitratta, per l’attività meritoria di difesa della dignità della donna e all’Associazione Lunigianese Disabili onlus quale segno di riconoscimento per il meritorio impegno per la difesa ed il sostegno alla vita.

Durante la manifestazione di premiazione, affidata alla conduzione di Viviana Daloiso, giornalista di Avvenire, saranno recitati brani tratti dai libri segnalati.

Secondo il dott. Cristian Ricci, Presidente dell’Associazione promotrice dell’iniziativa, Scienza & Vita Lunigiana, scopo del premio “è quello di riproporre la corretta visione della femminilità, che naturalmente non può escludere il legame tra la donna e la sua capacità di trasmettere la vita, e conseguentemente l’alta dignità dell’essere donna, nonché di stimolare l’attenzione ed il rispetto per ciò che è veramente l’essere donna, educando alla protezione di questo patrimonio umano”.

La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento delle Pari Opportunità-Presidenza del Consiglio dei Ministri.

[Per ulteriori informazioni: www.scienzaevitalunigiana.it; info@scienzaevitalunigiana.it]

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ZENIT Staff

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