ROMA, martedì, 6 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Si è aperto a Roma questa mattina il XVII Simposio internazionale mariologico dedicato all’approfondimento del tema “Il dogma dell’Assunzione di Maria: problemi attuali e tentativi di ricomprensione”.
Come ogni anno il Simposio internazionale ha luogo alla Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”.
Dopo i saluti del Preside del “Marianum”, padre Silvano M. Baggiani, il Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, monsignor Jean-Louis Brugués, ha sottolineato che il dogma dell’Assunta “suscita la speranza che sfida la debolezza della carne”.
Il prof. Stefano De Fiores, uno dei massimi studiosi di Maria, autore di innumerevoli libri di carattere scientifico nonché autore di saggi, articoli e interventi notevoli, ha svolto una dettagliata relazione spiegando perchè l’Assunzione di Maria è verità di fede divina, illustrando il rapporto tra il dogma e la Scrittura, la teologia del magistero e il valore del “sensus fidei”.
Per dare un’idea di come e quanto gli studi su Maria riflettano il segno dei tempi, il prof. De Flores ha ricordato che negli anni tra il 1950 (anno della proclamazione del Dogma) ed il 1952 sono stati stampati ben 2515 titoli sull’Assunzione di Maria, mentre nel 1968 e nel 1981, nessun volume è stato pubblicato sulla Vergine.
Alla domanda posta da ZENIT sul perchè è stato necessario un dogma per proclamare l’Assunzione di Maria, De Flores ha risposto che basta leggere la “Munifidentissimus Deus” per capire che Pio XII fu spinto dalla opportunità ma anche dalla devozione personale.
Il docente ha quindi spiegato che si tratta di una pianificazione per il popolo di Dio da cui Pio XII si aspettava molti frutti di ordine spirituale e sociale.
ZENIT ha chiesto anche se il culto e la devozione mariana non possano essere antidoti contro l’edonismo e la cultura della morte che riduce le nascite e sfascia le famiglie.
“Quanto alla cultura edonista e alla cultura di morte – ha affermato de Flores -, il dogma dell’Assunzione rappresenta una terapia, perchè viene a dire che non è la vita concentrata nel cerchio del tempo che rappresenta l’autentica concezione cristiana, ma la nostra concezione cristiana, come dice Sant’Agostino, fa esplodere i tempi, perchè ci porta a vivere nella vita eterna”.
“Questo trionfo della vita come trionfo della donna – ha aggiunto – è di grande incidenza nel mondo e nella cultura attuale. Si tratterebbe di sviluppare queste deduzioni”.
Il Simposio andrà avanti fino a venerdì 9 ottobre e si concluderà con la consegna del Premio “René Laurentin-Pro Ancilla Domini” al prof. Luigi Gambero dei Servi di Maria.