ROMA, domenica, 27 settembre 2009 (ZENIT.org).- “La Chiesa non domanda privilegi, ma solo di poter operare liberamente al servizio di tutti e con spirito evangelico”: è quanto ha detto Benedetto XVI durante i Vespri celebrati sabato pomeriggio nella Cattedrale di Praga con i sacerdoti, i religiosi e i rappresentanti dei movimenti laici.

La Cattedrale dei Santi Vito, Venceslao e Adalberto, in stile gotico, venne iniziata nel 1334, sotto il regno del re di Boemia Carlo IV ed ha subito continui restauri nel corso dei secoli fino al 1929, quando è stata ultimata.

Nella cripta riposano i re di Boemia e i Santi Patroni Venceslao, Giovanni Nepomuceno (ovvero di Nepomuk) e Adalberto, così come numerosi personaggi della storia nazionale ed europea.

Il luogo più sacro della cattedrale è però la Cappella di san Venceslao, dove sono tenuti i gioielli cechi dell’incoronazione.

Nel suo discorso il Papa ha menzionato i tanti “Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli, che hanno resistito con eroica fermezza alla persecuzione comunista, giungendo persino al sacrificio della vita”.

“L’eroismo dei testimoni della fede ricorda che solo dalla conoscenza personale e dal legame profondo con Cristo è possibile trarre l’energia spirituale per realizzare appieno la vocazione cristiana”, ha continuato.

“Solo l’amore di Cristo rende efficace l’azione apostolica, soprattutto nei momenti della difficoltà e della prova”, ha spiegato rivolgendosi alla comunità cattolica del Paese.

Parlando poi delle nuove difficoltà sorte dopo la caduta del regime comunista, il Papa ha osservato che “anche oggi non è facile vivere e testimoniare il Vangelo”.

“La società – ha detto – reca ancora le ferite causate dall’ideologia atea ed è spesso affascinata dalla moderna mentalità del consumismo edonista, con una pericolosa crisi di valori umani e religiosi e la deriva di un dilagante relativismo etico e culturale”.

In questo contesto la comunità cattolica è chiamata ad offrire il suo decisivo contributo e a dare vita a “una sempre crescente intesa con le altre istituzioni sia pubbliche che private”.