La Chiesa influisce se è una "minoranza creativa", afferma il Papa

Osservazioni in una conversazione con i giornalisti

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PRAGA, domenica, 27 settembre 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI è convinto del fatto che la Chiesa cattolica potrà avere incidenza nel dibattito pubblico nella misura in cui rappresenterà una “minoranza creativa”.

Lo ha spiegato ai giornalisti che lo accompagnavano questo sabato mattina nel volo papale da Roma a Praga, rispondendo a cinque domande raccolte in precedenza da padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

In una delle domande si constatava che la Repubblica Ceca, destinazione di questa visita dal 26 al 28 settembre, è un “Paese molto secolarizzato in cui la Chiesa cattolica è una minoranza”.

“Direi che normalmente sono le minoranze creative che determinano il futuro, e in questo senso la Chiesa cattolica deve comprendersi come minoranza creativa che ha un’eredità di valori che non sono cose del passato, ma sono una realtà molto viva ed attuale”, ha detto il Santo Padre.

“La Chiesa deve attualizzare, essere presente nel dibattito pubblico, nella nostra lotta per un concetto vero di libertà e di pace”, ha aggiunto.

Benedetto XVI ha affermato che il contributo della Chiesa deve realizzarsi a tre livelli: intellettuale, educativo e caritativo.

Per quanto riguarda il primo livello, “il grande dialogo intellettuale, etico ed umano”, ha sottolineato in particolare il “dialogo intellettuale tra agnostici e credenti”.

“Ambedue hanno bisogno dell’altro: l’agnostico non può essere contento di non sapere se Dio esiste o no, ma deve essere in ricerca e sentire la grande eredità della fede”.

Dall’altro lato, “il cattolico non può accontentarsi di avere la fede, ma deve essere alla ricerca di Dio, ancora di più, e nel dialogo con gli altri ri-imparare Dio in modo più profondo”.

Affrontando il contributo cattolico nel settore educativo, il Pontefice ha constatato che “la Chiesa ha molto da fare e da dare”, perché in questo momento si vive un'”emergenza educativa”.

“E’ un problema comune a tutto l’Occidente: qui la Chiesa deve di nuovo attualizzare, concretizzare, aprire per il futuro la sua grande eredità”, ha commentato.

Presentando la sfida posta dal terzo settore, la carità, il Papa ha ricordato che “la Chiesa ha sempre avuto questo come segno della sua identità: quello di venire in aiuto ai poveri, di essere strumento della carità”.

Come esempio di questo, ha presentato la Caritas, che “fa moltissimo nelle diverse comunità, nelle situazioni di bisogno, e offre molto anche all’umanità sofferente nei diversi continenti, dando così un esempio di responsabilità per gli altri, di solidarietà internazionale, che è anche condizione della pace”.

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ZENIT Staff

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