CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 18 settembre 2009 (ZENIT.org).- La Commissione di lavoro bilaterale permanente tra la Santa Sede e lo Stato di Israele si è incontrata giovedì e venerdì per continuare i negoziati sull’Accordo Economico.
“Le Delegazioni – si legge in una nota della Sala Stampa vaticana – hanno lavorato in modo costruttivo per conseguire gli obiettivi comuni”.
I negoziati cercano di raggiungere un accordo su tutte le questioni relative a proprietà e imposte pendenti, perché la Chiesa possa contare sulla sicurezza giuridica e fiscale che le permetta di svolgere il proprio compito.
Tra i temi dell’Accordo Economico che Israele e la Santa Sede stanno preparando dal 1993 c’è la garanzia della tutela giuridica in caso di controversia.
Figurano anche la salvaguarda del patrimonio ecclesiastico (soprattutto i Luoghi Santi), un regime fiscale per la Chiesa che riconosca e ribadisca i diritti che aveva al momento della creazione dello Stato di Israele e la sicurezza sociale per il clero e i religiosi.
Quando la Santa Sede stabilì relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele nel 1993, come gesto di buona volontà Giovanni Paolo II decise di proporre un Accordo Fondamentale (“Fundamental Agreement“) e negoziare in seguito tali questioni in dettaglio.
Negli ultimi anni, i negoziati avviati nel 1999 sono proseguiti in modo piuttosto lento, segnando una battuta d’arresto tra il 2002 e il 2007.
Il prossimo incontro si terrà tra il 28 e il 29 ottobre 2009.