CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 13 settembre 2009 (ZENIT.org).- La visita che Benedetto XVI realizzerà nella Repubblica Ceca dal 26 al 28 settembre gli permetterà di mostrare nel centro dell’Europa la vitalità del cristianesimo, annuncia il portavoce vaticano.
Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha analizzato nell’editoriale di “Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano, del quale è direttore, il pellegrinaggio apostolico internazionale in cui il Papa visiterà Praga e Brno.
Il sacerdote spiega che il Pontefice “si recherà nel cuore dell’Europa, in un Paese di antica e grande tradizione culturale a cui il cristianesimo ha dato un contributo essenziale, un Paese che ricorda in questi giorni il ventennale della fine del regime comunista e della rinascita pacifica della democrazia, un Paese dove la secolarizzazione è così diffusa che la pratica religiosa è ridotta a una minoranza”.
“Sono molti e forti i messaggi che il Santo Padre potrà indirizzare ai credenti e agli uomini di buona volontà da un tale Paese. Certamente un incoraggiamento per una Chiesa vivace e coraggiosa nella sua testimonianza di fede, che sappia diffondere speranza e carità solidale attorno a sé, e in particolare per le giovani generazioni”, afferma.
“Un invito a un cordiale ecumenismo, che dia credibilità e profondità al contributo dei credenti all’edificazione del futuro nella società secolarizzata”, aggiunge sintetizzando i temi che il Papa toccherà sicuramente.
“Una prospettiva di grande spessore culturale e morale, perché il processo di unificazione europea non si riduca agli aspetti materiali ed economici – aggiunge -, ma porti in sé la ricchezza di valori condivisi, necessari per garantire la dignità della persona umana”.
“La festa della Nazione, ragione della scelta della data del viaggio del Papa, è dedicata al martire San Venceslao – conclude -. Come ricordare più efficacemente che il cristianesimo ha dato e vuol continuare a dare cordialmente un servizio prezioso nel più profondo dell’essere e delle speranze di un popolo, di ogni popolo?”.