ACCRA (Ghana), giovedì, 23 luglio 2009 (ZENIT.org).- I leader di tutte le confessioni religiose devono levare una voce “profetica” contro l’ingiustizia e a favore della verità per affrontare le difficoltà dell’Africa occidentale.
Lo segnala una dichiarazione della Commissione per il Dialogo Interreligioso e l’Ecumenismo dell’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa occidentale Anglofona (IRDEC-AECAWA), pubblicata al termine dell’ultima sessione di studio, svoltasi ad Accra (Ghana) il 14 e il 15 luglio.
“Il rafforzamento della democrazia in Africa occidentale: la funzione del dialogo interreligioso e dell’ecumenismo” è stato il tema dell’incontro.
I membri della Commissione hanno esortato tutte le popolazioni dell’Africa occidentale, indipendentemente dalle differenze religiose e politiche, a “lavorare insieme per il buon governo della cosa pubblica”, che si caratterizza per “la giustizia e la responsabilità”.
Solo così, afferma la dichiarazione, la democrazia potrà svilupparsi efficacemente in Africa occidentale.
I delegati hanno sottolineato alcuni pericoli della fragile democrazia di questa parte del continente africano, come le elezioni “fraudolente”, la distribuzione “disuguale” delle risorse, la povertà, l’analfabetismo e l’ignoranza, così come la manipolazione della religione da parte di alcuni politici e di certi religiosi guidati da ambizioni egoiste.
Allo stesso modo, hanno lamentato che alcuni leader religiosi abbiano perso la loro funzione profetica e non siano più la “voce di quanti non hanno voce”, mettendo anche in guardia contro i pericoli dei problemi etnici, del fanatismo religioso e delle controversie post-elettorali.
La dichiarazione finale, firmata dal presidente della Commissione, monsignor Francis Anani Kofi Lodonu, sottolinea inoltre l’importanza fondamentale dell’educazione civica per la formazione di cittadini “responsabili e patrioti”.
Il testo termina riconoscendo che “in Africa occidentale non posiamo raggiungere la vera democrazia senza l’aiuto di Dio” e con l’invito “a tutti i credenti a implorare senza sosta e a pregare perché siamo aiutati ad avere un buon governo nella nostra regione”.
Hanno partecipato alla riunione i delegati dei Paesi membri dell’AECAWA (Nigeria, Ghana, Sierra Leone, Liberia e Gambia) ed esperti di islam, cristianesimo e religioni tradizionali africane.