Russia: migliorano le relazioni tra Stato e Chiesa cattolica

Secondo l’Arcivescovo della Madre di Dio a Mosca

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MOSCA, venerdì, 17 luglio 2009 (ZENIT.org).- L’Arcivescovo dell’Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca ha espresso la propria soddisfazione per il miglioramento delle relazioni tra la Chiesa cattolica e il Governo.

“Nella Federazione Russa stanno emergendo positivi e concreti segnali di miglioramento nei rapporti tra la comunità cattolica e le autorità governative, tali da far ben sperare nel futuro”, ha dichiarato monsignor Paolo Pezzi a “L’Osservatore Romano”.

Il presule ha sottolineato anche la speranza che questo rappresenta “per lo stabilirsi e l’incremento di pieni rapporti diplomatici tra la Santa Sede e la Federazione Russa”.

Attualmente, la Santa Sede mantiene relazioni particolari con la Federazione Russa, che dispone di una rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede.

L’Arcivescovo percepisce “un miglioramento nel rapporto tra la Chiesa cattolica e il potere civile, tanto a livello centrale quanto locale”.

Questi segnali positivi risiedono nella “possibilità di affrontare e risolvere positivamente alcune domande relative alla presenza della Chiesa in Russia”.

Tra tali questioni, ha sottolineato “il riconoscimento della comunità cattolica a diversi livelli” e “collaborazione anche per quanto riguarda la problematica dei luoghi di culto”.

“Vi è una disponibilità a dialogare e a percepire le nostre preoccupazioni e tendenzialmente a trovare una soluzione”, ha affermato.

L’Arcivescovo non dimentica, ad ogni modo, vari problemi. “A livello locale abbiamo una risposta differenziata: in alcune comunità ci sono segnali positivi di collaborazione, in altre perdurano difficoltà”.

“Tuttavia, là dove ci sono difficoltà, registriamo un maggior interessamento e coinvolgimento del potere politico centrale nel rispondere alle nostre domande”, ha ammesso.

Per monsignor Pezzi “bisogna essere consapevoli che la nostra speranza è poggiata sulla nostra fede ed è proprio questo che ci dà uno sguardo ottimistico e perciò costruttivo nei rapporti anche con il potere politico”.

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ZENIT Staff

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