CITTA' DEL VATICANO, mercoledì, 15 luglio 2009 (ZENIT.org).- Una visita per far germogliare nei cuori di tutti “il bisogno e la gioia del credere”: è quanto si auspica il Vescovo di Viterbo, mons. Lorenzo Chiarinelli, dalla visita pastorale di Benedetto XVI a Viterbo e a Bagnoregio, prevista per il 6 settembre prossimo.

In una intervista alla “Radio Vaticana”, il presule ha detto di sperare che il Papa, “che viene a confermarci nella fede”, possa far “riemergere nel cuore di tutti il bisogno e la gioia del credere”.

“La fede, soprattutto per le giovani generazioni, è l’energia che indica e fa innamorare della meta verso cui ci muoviamo”, ha aggiunto.

“La seconda – ha continuato – è che in una società, alquanto frammentata, ci sono spesso delle articolazioni difficili a comporsi sul piano delle culture, delle esperienze religiose, delle economie e delle politiche”.

“L’auspicio – ha indicato poi – è che il senso dell’unità prevalga su quello delle differenze e che realmente la nostra società si costruisca su quei pilastri che sono la libertà, la verità, la carità e la giustizia”.

Illustrando il 13 aprile scorso alla Giunta e al Consiglio comunale della città la visita pastorale di Benedetto XVI, mons. Chiarinelli ha spiegato che il percorso seguito dal Papa seguirà le orme di Santa Rosa, Patrona di Viterbo, e di San Bonaventura da Bagnoreggio, annoverato tra i Dottori della Chiesa da Sisto V nel 1588 e dei cui scritti Papa Ratzinger è sempre stato un appassionato studioso.

A Viterbo - ha ricordato mons. Lorenzo Chiarinelli, secondo quanto riportato dall'emittente pontificia - sono stati eletti 5 Papi. La città, dove sono sepolti 4 Pontefici, ha anche ospitato 50 Papi.

Si deve dunque accrescere - ha spiegato il presule - “l’impegno per la fioritura delle radici di Viterbo come città che custodisce e valorizza prestigiose stagioni della sua storia”.

Ma la visita pastorale di Benedetto XVI è soprattutto un incontro con i suoi abitanti. Il Papa - ha detto mons. Lorenzo Chiarinelli - arriverà al campo sportivo e successivamente si trasferirà al Palazzo dei Papi da dove saluterà la cittadinanza.

Il Santo Padre si recherà poi nella Valle Faul per la celebrazione liturgica e la recita dell’Angelus. Nel primo pomeriggio, vedrà la Macchina di Santa Rosa e si recherà nella Cattedrale della Santa Patrona di Viterbo.

Benedetto XVI visiterà quindi il Santuario della Madonna della Quercia, dove pregherà in compagnia delle monache di clausura del territorio viterbese. In seguito, si trasferirà a Bagnoregio, dove visiterà l’unica reliquia rimasta di San Bonaventura.

Successivamente, rivolgerà un discorso ai cittadini presenti nella piazza e infine farà ritorno a Castel Gandolfo.

Il primo Papa a venire a Bagnoregio e a sostare presso il convento di San Francesco Vecchio, fu Sisto IV nel 1474. Lo stesso Pontefice che otto anni dopo canonizzò San Bonaventura.