La difesa della vita al centro della visita di Obama al Papa

Il Presidente ratifica il suo impegno per la riduzione degli aborti

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 10 luglio 2009 (ZENIT.org).- La difesa della vita è stata al centro della visita che il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha compiuto questo venerdì pomeriggio a Benedetto XVI.

Altri temi dell’incontro sono stati i risultati del vertice del G8, che ha fornito l’occasione per la visita in Italia del Presidente, l’immigrazione, la pace in Medio Oriente, il dialogo tra le religioni e la crisi economico-finanziaria, precisa un comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Prima dell’udienza privata celebrata nella biblioteca del Papa, durata circa 35 minuti, il Presidente statunitense era stato ricevuto dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stati, accompagnato dall’Arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti degli Stati.

Nei colloqui, “ci si è soffermati innanzitutto su questioni che sono nell’interesse di tutti e costituiscono la grande sfida per il futuro di ogni Nazione e per il vero progresso dei popoli, quali la difesa e la promozione della vita ed il diritto all’obiezione di coscienza”, sottolinea il comunicato vaticano.

Da quando è arrivato alla Casa Bianca, Obama ha preso decisioni controverse su temi che riguardano la vita umana, soprattutto l’eliminazione delle restrizioni che proibivano il finanziamento federale della ricerca sulle cellule staminali embrionali (che implica l’eliminazione di vite umane), e delle restrizioni alle sovvenzioni pubbliche a favore delle associazioni che promuovono aborti all’estero.

Il Papa ha donato al Presidente Obama una copia della sua ultima Enciclica, Caritas in Veritate, in cui si affrontano anche tali questioni, e, cosa più insolita, una copia dell’Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede su alcune questioni di bioetica Dignitas personae (firmata il 20 giugno 2008), in cui si ribadisce l’opposizione della Chiesa all’aborto e alla ricerca sulle cellule staminali.

Padre Federico Lombardi, S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato ai microfoni della “Radio Vaticana” che il dono dell’Istruzione è “molto significativo”.

“Nell’America di oggi vi è un grande dibattito sui valori fondamentali della tutela della vita e in questo la prospettiva della Chiesa e la politica del Presidente Obama mostrano delle differenze, alle volte piuttosto significative”.

Padre Lombardi ha rivelato che il Presidente ha ribadito nella visita al Vaticano che “ha tutta l’intenzione, con l’impegno del Governo, di ridurre il più possibile il numero degli aborti”.

Secondo la nota vaticana, nella prima visita di Obama al Papa “si è anche accennato all’immigrazione, con particolare attenzione all’aspetto del ricongiungimento familiare”.

“Al centro dell’incontro sono stati pure temi di politica internazionale, alla luce anche dei risultati del Vertice dei G8”, e “ci si è soffermati sulle prospettive di pace in Medio Oriente, su cui si registrano convergenze, e su altre situazioni regionali”.

“Sono stati poi passati in rassegna alcuni argomenti di maggiore attualità come il dialogo tra culture e religioni, la crisi economico-finanziaria a livello globale e le sue implicazioni etiche, la sicurezza alimentare, l’aiuto allo sviluppo soprattutto all’Africa e all’America Latina, ed il problema del narcotraffico. Infine, si è sottolineata l’importanza dell’educazione alla tolleranza in ogni Paese”.

Obama ha regalato a Benedetto XVI una stola di John Neumann (1811-1860), santo redentorista, nato in Boemia, il primo Vescovo canonizzato degli Stati Uniti (fu pastore di Philadelphia).

Al suo arrivo nel Cortile di San Damaso, il Presidente è stato accolto dal prefetto della Casa Pontificia, l’Arcivescovo suo connazionale James Michael Harvey, e da gentiluomini di Sua Santità.

Successivamente, nella Sala d’Angolo del Palazzo Apostolico, ha avuto luogo il colloquio con il Segretario di Stato.

L’udienza nella Biblioteca privata di Benedetto XVI è iniziata con un colloquio privato tra i due, seguito da un incontro privato allargato alla consorte e alle figlie del Presidente, e da un incontro con la delegazione di quest’ultimo.

Prima di incontrare il Papa, la first lady sua madre, e le due figlie hanno visitato la Basilica di San Pietro, accedendo dalla porta della Preghiera.

Nell’itinerario hanno fatto sosta alle tombe dei Papi, alla galleria interna della Cupola e nell’atrio della Basilica.

Le successive tappe sono state la Sala Regia, la cappella Sistina – temporaneamente chiusa al pubblico – e le Logge vaticane.

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ZENIT Staff

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