Israele e la Santa Sede avanzano verso un accordo economico

Celebrata una nuova riunione della Commissione bilaterale permanente

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GERUSALEMME, venerdì, 10 luglio 2009 (ZENIT.org).- Una nuova riunione della Commissione bilaterale permanente tra la Santa Sede e lo Stato di Israele, celebrata questo giovedì al Ministero degli Esteri di Gerusalemme, ha permesso di avanzare verso un “Accordo Economico” tra i due Stati.

“Le delegazioni credono di aver contribuito a portare avanti i colloqui verso l’auspicato accordo”, indica un comunicato pubblicato questo venerdì dalla Sala Stampa della Santa Sede.

I negoziati cercano di raggiungere un accordo su tutte le questioni relative a proprietà e imposte pendenti, perché la Chiesa possa contare sulla sicurezza giuridica e fiscale che le permetta di svolgere il proprio compito.

Tra i temi dell’Accordo Economico che Israele e la Santa Sede stanno preparando dal 1993 c’è la garanzia della tutela giuridica in caso di controversia.

Figurano anche la salvaguarda del patrimonio ecclesiastico (soprattutto i Luoghi Santi), un regime fiscale per la Chiesa che riconosca e ribadisca i diritti che aveva al momento della creazione dello Stato di Israele e la sicurezza sociale per il clero e i religiosi.

Quando la Santa Sede ha stabilito relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele nel 1993, come gesto di buona volontà Giovanni Paolo II optò per proporre un Accordo Fondamentale e negoziare in seguito tali questioni in dettaglio.

Dopo la riunione, la Commissione ha reso pubblico il calendario dei suoi prossimi incontri, che si svolgeranno il 26 agosto, il 15 e il 16 settembre, il 14 e il 15 ottobre e l’11 e il 12 novembre.

La prossima riunione plenaria della Commissione, com’era già stato annunciato, si celebrerà il 10 dicembre in Vaticano.

Il comunicato sottolinea il “clima di grande cordialità” in cui si è svolto l’incontro di lavoro, il primo della Commissione dopo il viaggio di Papa Benedetto XVI in Terra Santa.

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ZENIT Staff

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