di Mercedes de La Torre
ROMA, venerdì, 10 luglio 2009 (ZENIT.org).- Dal 6 al 12 luglio prossimi si terrà a Roma il primo Incontro Europeo degli Studenti Universitari, sul tema “Nuovi discepoli di Emmaus. Da cristiani in Università”.
L’incontro, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, è inserito nelle attività della Sezione Università della Commissione Catechesi-Scuola-Università (CSU) del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e realizzato in collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, degli Affari Esteri e della Gioventù.
Sono attesi circa 1500 giovani. Il momento centrale avrà luogo sabato 11 luglio, festa di S. Benedetto, patrono d’Europa, quando i partecipanti saranno ricevuti in udienza da Papa Benedetto XVI.
Per saperne di più, ZENIT ha intervistato monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio della Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e segretario della Sezione Università del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE).
In cosa consisterà questo primo Incontro Europeo degli Studenti Universitari?
Mons. Leuzzi: Il primo Incontro Europeo degli Studenti Universitari dovrebbe essere una grande occasione di incontro, e soprattutto di coordinamento, fra le diverse esperienze che si vanno sviluppando in tutte le Conferenze Episcopali europee, ma soprattutto un’occasione per aiutare i giovani a prendere sempre più consapevolezza dell’importanza della loro vocazione di essere universitari, di essere cristiani. E’ molto importante in questo momento in cui l’Europa fa molta fatica a vivere la propria esperienza, non soltanto di elementi delle radici cristiane ma soprattutto in riferimento alla sua capacità di ricostruirsi come comunità nella quale l’apertura umana può veramente realizzare se stessa e camminare insieme per realizzare un futuro che sia di progresso per tutti gli uomini di questo continente.
Perché il titolo “Nuovi discepoli di Emmaus. Da cristiani in università”?
Mons. Leuzzi: Il tema del primo Incontro è tratto dal famoso brano del Vangelo di Luca, cap. 24, nel quale si racconta l’incontro di Gesù con i due discepoli di Emmaus. Vogliamo aiutare i giovani a rivivere la stessa esperienza dei due giovani viandanti di Emmaus perché è necessario innanzitutto aiutare i giovani a superare quei momenti di tristezza che vivono insieme a tutta la comunità nazionale ed europea.
Bisogna far capire ai giovani universitari che hanno una responsabilità molto importante soprattutto nell’esercitare una forma specifica di carità, la carità intellettuale, nell’attuale contesto della crisi culturale. Oggi senza cultura non si può costruire.
Quanti partecipanti vi aspettate e da quanti Paesi del mondo?
Mons. Leuzzi: Gli studenti provengono da 31 Paesi, il che è veramente considerevole, e ci aspettiamo di incontrare oltre 1.300 giovani studenti universitari. Essendo il primo incontro credo che sia davvero un grande successo, perché abbiamo gruppi, delegazioni promosse dalle Conferenze Episcopali, e questo rivela un grande desiderio dei delegati nazionali di costruire insieme un cammino di pastorale universitaria più organico, che permetta ai giovani di essere realmente presenti nella cultura universitaria.
L’Incontro è rivolto a tutti i giovani europei?
Mons. Leuzzi: Questo primo Incontro è riservato ai giovani che in qualche modo partecipano alla pastorale universitaria, perché l’obiettivo è quello di aiutare i giovani attraverso lo scambio di esperienze a trovare anche indicazioni nuove per poter poi tornare nelle proprie Diocesi, nelle proprie cappellanie, per dare vita a programmi di pastorale universitaria. Direi dunque che questo primo Incontro è riservato soprattutto a quei giovani che hanno già responsabilità pastorale o che desiderano assumere la responsabilità di un impegno di servizio nel mondo universitario.
Ci può dire qual è il programma dell’incontro?
Mons. Leuzzi: L’evento si divide in due momenti: dal 6 all’8 luglio i ragazzi avranno incontri con le cappellanie universitarie, coordinate dall’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Il 9 luglio i partecipanti arriveranno a Roma, dove alle 19.00, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, si aprirà l’Incontro Europeo degli Studenti Universitari.
Il sabato è il momento più importante dei 3 giorni romani, perché sabato mattina tutti i partecipanti si raduneranno nella basilica di San Pietro e faranno visita alla tomba dell’Apostolo. Nella Basilica di San Pietro i giovani parteciperanno all’Eucaristia celebrata da sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e dopo la celebrazione eucaristica ci sarà il grande incontro tanto atteso con Benedetto XVI, nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa di San Benedetto, Patrono d’Europa e anche patrono del Papa, e quindi si può dire che è l’onomastico del Santo Padre. Sarà un momento veramente molto bello, perché il Santo Padre porterà l’esperienza di vivere San Benedetto Padre dell’Europa incontrando quelle persone che in un certo senso possono e devono portare a compimento il programma di San Benedetto, che come sapiamo è stato patrono e padre della cultura europea.
Per questo invito tutti i giovani che desiderano partecipare ad unirsi, perché sabato mattina – sia nella celebrazione eucaristica che nell’incontro con il Papa – sarà veramente possibile vivere un momento intenso di comunione tra di noi con il Signore Risorto e insieme a Pietro per ripartire, per costruire insieme in Europa una nuova cultura che sia veramente al servizio dell’uomo.