di Carmen Elena Villa
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 2 luglio 2009 (ZENIT.org).- Una nuova edizione sulle ricerche del processo a Galileo Galilei (1611-1741) è stata presentata questo giovedì mattina in un briefing presso la Sala Stampa della Santa Sede.
Il nuovo volume dal titolo “I documenti vaticani del processo di Galileo Galilei”, è stato illustrato da monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano. L’opera offre un’ampia introduzione di 208 pagine, una delle novità rispetto all’edizione precedente, pubblicata nel 1984.
Unendosi alla celebrazione dell’Anno dell’Astronomia dichiarato dall’UNESCO per celebrare i 400 anni della scoperta del telescopio, monsignor Pagano inizia la sua analisi sulla base della più recente e accreditata bibliografia che parla del caso di Galileo.
L’edizione precedente di questo libro precedeva il discorso di Papa Giovanni Paolo II a conclusione dei lavori della commissione ad hoc sul caso Galileo, svoltisi tra il 1981 al 1992.
Lungi dal presentare nuove ipotesi interpretative sul caso, l’autore vuole offrire al lettore nuovi elementi che permettano di comprendere i documenti del processo.
Durante la presentazione del libro, monsignor Pagano ha condiviso con i giornalisti la sua riflessione personale sul giudizio e la condanna subiti da Galileo: “il caso Galileo insegna alla scienza a non presumere di far da maestra alla Chiesa in materia di fede e di Sacra Scrittura”.
“E insegna contemporaneamente alla Chiesa ad accostarsi ai problemi scientifici – fossero anche quelli legati alla più moderna ricerca sulle staminali, per esempio – con molta umiltà e circospezione”, ha aggiunto.
Monsignor Pagano ha anche ricordato la situazione in cui è morto Galileo: “morì da cattolico e penitente. Dopo aver sentito la sentenza, Galileo disse: ‘Io chiedo due cose: credere alla mia retta fede e alla fede cattolica. Sono e rimango cattolico’”.
Il nuovo volume presenta alcuni documenti scoperti dopo l’apertura degli archivi della Congregazione per la Dottrina della Fede e nuovi materiali bibliografici che vanno dalla denuncia alla condanna.
Figurano anche testi e documenti della Congregazione del Sant’Uffizio, dell’Archivio Segreto Vaticano e della Biblioteca Apostolica Vaticana. Secondo monsignor Pagano, tutti i documenti sono stati riletti sugli originali dell’Archivio Vaticano, della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Biblioteca Vaticana.