KÖNIGSTEIN, domenica, 21 giugno 2009 (ZENIT.org).- Un centro per il dialogo interreligioso in India aiuta i cristiani a riprendersi dalla violenza scoppiata l’anno scorso nello Stato orientale dell’Orissa.
Fr. Cleophas Fernandes, direttore del National Biblical Catechetical and Liturgical Centre (NBCLC) di Bangalore, ha affermato che l’istituto farà tutto il possibile per aiutare gli esperti interreligiosi ad affrontare i problemi provocati dagli attacchi contro i cristiani, in cui sono morte 80 persone e quasi 30.000 sono state sfollate.
In un’intervista all’associazione internazionale cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che aiuta i cristiani perseguitati e sofferenti in tutto il mondo, fr. Fernandes ha chiesto di fare di più per promuovere le relazioni con gli indù.
La sua richiesta è giunta a pochi giorni dalla visita del Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a Bombay per partecipare a una riunione di leader cattolici e indù che ha aperto “un nuovo capitolo” nei rapporti tra le due religioni (cfr. ZENIT, 17 giugno 2009).
“Dopo gli attacchi contro i cristiani”, ha spiegato fr. Fernandes, “dobbiamo intensificare il dialogo interreligioso: i cristiani hanno perso la loro apertura”.
Il religioso ha ricordato che dopo la violenza dello scorso anno i cattolici dell’India si trovano davanti a domande importanti: “Come deve reagire un cristiano al fondamentalismo? Come deve reagire a questi attacchi? Dobbiamo chiuderci o guardare all’accaduto in un modo nuovo?”.
“Dobbiamo creare una piattaforma per riunire la gente, per superare ogni sentimento di delusione provocato dagli attacchi”, ha dichiarato.
A suo avviso, “un modo per farlo potrebbe essere invitare quanti sono coinvolti nel dialogo interreligioso a riunirsi”. Per questo, ha annunciato che il Centro di Bangalore potrebbe provare a migliorare le relazioni tra cristiani e indù ospitando questi incontri.
Il dialogo interreligioso è uno degli obiettivi principali dell’istituzione, fondata 43 anni fa, poco dopo il Concilio Vaticano II.
“Siamo stati un centro pioneristico”, ha osservato fr. Fernandes.
In un momento in cui il dialogo assume un’importanza prioritaria in India, ACS sponsorizza programmi di peacebuilding nella Diocesi orientale di Chuttack-Bhubaneswar diretti dall’Arcivescovo Raphael Cheenath e che si svolgeranno in luoghi in cui i cristiani sono ritenuti ancora a rischio.