“I giovani cercano messaggi veri e progetti umanizzanti”

Intervento di monsignor Blázquez all’Università di Navarra

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PAMPLONA, martedì, 28 aprile 2009 (ZENIT.org).- Il Vescovo di Bilbao e vicepresidente della Conferenza Episcopale Spagnola, monsignor Ricardo Blázquez Pérez, ha chiuso il XXX Simposio Internazionale di Teologia presso l’Università di Navarra (Spagna), dedicato a “La ‘communio‘ nei Padri della Chiesa”. Nel suo intervento, il presule ha sottolineato la necessità di offrire ai giovani ragioni per credere e vivere.

“I giovani individuano i movimenti della cultura e della società. E’ necessario offrire loro ragioni per credere, vivere e soffrire per la verità e per il bene. Essi rispondono alle sollecitazioni del lavoro per la pace, la solidarietà e le cause della libertà, ma hanno bisogno che questi valori si radichino nel Vangelo e nella fede in Gesù Cristo. Il loro cuore, come quello di ogni persona, si sazia con messaggi veri e progetti umanizzanti, anche se richiedono sacrificio”, ha affermato monsignor Blázquez.

Per il Vescovo di Bilbao, la Chiesa deve “ricordare le verità inscritte nella condizione umana e aiutare a far sì che nella famiglia la fedeltà, la donazione reciproca e l’educazione alla fede e ai grandi valori umani siano una realtà”.

Il tentativo di ridefinire il matrimonio nella legislazione e nei cosiddetti “modelli di famiglia”, ha osservato, “ha introdotto un certo offuscamento sulla sua struttura fondamentale e ha indebolito il senso della famiglia costituita da genitori e figli come referente fondamentale”.

Il dono più bello che i genitori possono offrire ai propri figli, ha aggiunto, è il “loro amore vissuto in unità e perseveranza”. In questo modo “sbocciano le migliori condizioni per far maturare i bambini e i giovani”.

Di fronte al dibattito aperto in Spagna sull’aborto, monsignor Blásquez si è chiesto se “una persona ha il diritto di privare un essere umano del diritto fondamentale alla vita”. “Non si svaluta così la dignità della persona umana?”, ha domandato.

“La donna che ha difficoltà a portare avanti la gravidanza deve essere accompagnata, ma non ha il diritto di abortire, eliminando l’essere umano che porta in grembo”, ha spiegato.

Il presule ha anche espresso la sua fiducia nel fatto che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù 2011 di Madrid “sia un impulso di itinerari passati e futuri nella maturazione umana e cristiana dei giovani. Questi incontri sono stimolanti e chi partecipa è testimone della sua esperienza personale”.

Riferendosi infine ai quattro anni del pontificato di Benedetto XVI, ha ringraziato “Dio per la sua persona, il suo ministero papale e i compiti svolti”, sottolineando che in un momento delicato della storia annuncia “con amore, umiltà, pazienza, lucidità e coraggio la verità su Dio, sull’uomo e sul mondo, alla luce del Vangelo”.

Allo stesso modo, il Papa aiuta i cristiani “a professare con chiarezza la fede”. Una costante del suo magistero consiste nell’“unire la fede e la ragione nella vita e nel servizio della Chiesa”, ha concluso.

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ZENIT Staff

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