KÖNIGSTEIN (Germania), mercoledì, 28 gennaio 2009 (ZENIT.org).- L’elezione del Metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad a Patriarca di Mosca e di tutte le Russie rappresenta una speranza per la prosecuzione del dialogo ecumenico.
L’associazione cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha espresso in un comunicato inviato a ZENIT la propria soddisfazione per l’elezione del Metropolita, già presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca e dalla morte del Patriarca Alessio II suo supplente nella carica.
Il presidente di ACS, padre Joaquín Alliende, ha spiegato che mantiene da molti anni un “contatto fruttuoso” con la guida della Chiesa ortodossa russa e ha espresso il suo ottimismo e la fiducia nella prosecuzione e nell’intensificazione del dialogo con la Chiesa cattolica, per “affrontare insieme le sfide che in questo momento sono di fronte a tutti noi cristiani”.
Questo obiettivo era condiviso anche da Alessio II, ha aggiunto, segnalando che nel novembre dello scorso anno la Direzione internazionale di ACS è stata ricevuta dal Metropolita Kirill e nel corso dell’incontro sono state affrontate in modo approfondito le prospettive della collaborazione futura.
Padre Alliende ha segnalato che una votazione ecclesiale non è paragonabile a una civile, perché anche se quella ecclesiale si basa su principi democratici il suo fine principale non è raggiungere maggioranze ma “ascoltare il soffio dello Spirito Santo e percepire la volontà di Dio, Signore della storia”.
A suo avviso, dopo il lungo mandato del Patriarca Alessio II, artefice della restaurazione delle strutture ecclesiali e di un nuovo fiorire della vita religiosa dopo l’era sovietica, inizia una nuova tappa nella storia della Chiesa ortodossa russa.
Per questo, porge i propri auguri a tutti i credenti ortodossi russi per il loro nuovo “padre e pastore” e auspica al Patriarca Kirill che il Dio Trinitario lo benedica nel suo nuovo incarico per intercessione di Maria Santissima.
Per volere di Papa Giovanni Paolo II, Aiuto alla Chiesa che Soffre sostiene la Chiesa ortodossa russa dal 1992. Nel 2007, Benedetto XVI ha ringraziato nel corso di un’udienza privata i membri di ACS per il loro impegno nel dialogo con la Chiesa ortodossa russa e li ha esortati a portare avanti il loro operato. Anche il Patriarca Alessio II, morto il 5 dicembre 2008, ha benedetto più volte gli sforzi realizzati dall’Associazione a favore del dialogo.