di Dominik Hartig
VIENNA, mercoledì, 21 gennaio 2009 (ZENIT.org).- Apostolo dell’ospitalità: è questa la definizione con cui viene indicato in modo più ricorrente il Venerabile Servo di Dio Eustachio Kugler (al secolo Giuseppe), religioso professo dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, nato a Neuhaus (Ratisbona, Germania) il 15 gennaio 1867 e morto a Ratisbona il 10 giugno 1946.
La Santa Sede ha reso nota sabato l’autorizzazione da parte di Papa Benedetto XVI della promulgazione di un decreto riguardante un miracolo attribuito alla sua intercessione (cfr. ZENIT, 19 gennaio 2009).
ZENIT ha intervistato il postulatore della sua causa di beatificazione, padre Félix Lizaso OH.
Che persona era il Venerabile Kugler? Quali erano i suoi tratti fondamentali?
P. Félix Lizaso: Il sacerdote Mons. José Luis Repetto, in un opuscolo biografico sul Venerabile Eustachio Kugler, nel sottotitolo lo ha definito “Un gigante dell’ospitalità”; sulla stessa linea, l’ospedaliere Cecilio Eseverri ha inserito nella sua biografia il sottotitolo “L’uomo ospitalità”; l’italiano Antonio M. Alessi lo ha invece definito una persona di “servizio a tempo pieno”.
Queste definizioni riflettono con precisione la vera personalità del Venerabile Kugler nel carisma e nella vocazione con cui venne arricchito dallo Spirito e che egli ha saputo incarnare, vivere ed esprimere in grado paradigmatico in quanto Fratello di San Giovanni di Dio.
Kugler è stato una persona modellata al sacrificio fin dall’infanzia, l’adolescenza e la gioventù, e ha accompagnato e motivato tutta la sua esistenza, come interlocutore della sua epoca, in modo riflessivo e coraggioso per i 53 anni della sua vita religiosa. Si può riassumere dicendo che è stato un uomo di piena dedizione in tutti gli aspetti del suo essere e del suo agire, sotto il punto di vista umano e sotto quello ascetico, nell’aspetto morale e in quello teologico, in quello religioso e in quello spirituale, portando la sua dedizione al massimo compimento in modo immanente, oggettivo, effettivo e sostanziale, accompagnato allo stesso tempo da una naturale e profonda umiltà.
In cosa possiamo imitarlo?
P. Félix Lizaso: Il futuro beato Kugler non aveva compiuto studi teologici ufficiali, ma in una spiccata semplicità evangelica era un religioso dalla profonda spiritualità nel valutare e realizzare i propri compiti, e allo stesso tempo aveva anche un’innegabile spirito mistico per la sua vita interiore e la profondità della sua fede, che accompagnava i suoi atti in un’autentica risposta d’amore, soprattutto a Dio, suo creatore e sua ragion d’essere, e in Lui alla chiamata vocazionale alla sequela e all’imitazione di Gesù misericordioso e ospedaliere.
La sua semplicità nel modo di presentarsi e la naturalezza che caratterizzava i suoi rapporti contrastavano con il suo nobile criterio e la chiarezza dei suoi pensieri e dei suoi giudizi, che lo spingevano a cercare ciò che fosse più idoneo nella giustizia e nella prospettiva dei miglioramenti ospedalieri.
Nella sua lunga e profonda esistenza da secolare e religioso, costituita da quattro tappe complementari e in una certa misura proporzionali, si manifestò come un essere umano convincente per il suo profondo spirito religioso e la sua anima di preghiera, per le sue idee chiare e il criterio persuasivo in ciò che riteneva idoneo, soprattutto per quanto riguardava la missione dell’Ordine.
C’è già una preghiera per chiedere la sua intercessione?
P. Félix Lizaso: Mi rivolgo con fiducia a te, mio Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo,
ammirato dall’esempio straordinario di fede e dedizione
del tuo fedele Servo Eustachio Kugler,
che ha consacrato interamente la sua vita al servizio della carità,
per amore, in favore dei malati e degli indifesi.
Il suo esempio di vita santa e di servizio totale all’ospitalità
stimola la mia fede e la mia fiducia in te, per chiederti, per sua intercessione,
questa intenzione personale che ora ti indico.
Fa’ che, favorito dalla tua bontà, io ti riconosca come mio Dio e Signore
e che il tuo Servo Eustachio Kugler sia glorificato per il nostro esempio e per l’intercessione.
Per Gesù Cristo nostro Signore, Amen.