Settimana per l’Unità dei Cristiani: meditazione per il 20 gennaio

I cristiani di fronte all’ingiustizia economica e alla povertà

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 20 gennaio 2009 (ZENIT.org).- Pubblichiamo il commento ai testi biblici scelti per il 20 gennaio, primo giorno della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

Il testo fa parte del materiale distribuito dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. La base del testo è stata redatta da un gruppo ecumenico della Corea.

* * *

TERZO GIORNO

“Essere riuniti nella tua mano”
I cristiani di fronte all’ingiustizia economica e alla povertà

Levitico 25, 8-14

Il giubileo che libera

Salmo 146(145), 1-10

Il Signore difende la causa dei perseguitati

1 Timoteo 6, 9-10

L’amore dei soldi è la radice di tutti i mali

Luca 4, 16-21

Gesù e il giubileo come liberazione

Commento:

Noi preghiamo per l’avvento del regno di Dio. Attendiamo un mondo dove le persone non muoiano precocemente a causa della povertà, mentre il sistema economico del mondo di oggi aggrava la situazione dei poveri e accentua l’iniquità sociale.

Oggi la comunità mondiale deve far fronte alla crescente precarietà nel lavoro e alle sue conseguenze. L’idolatria del mercato e del profitto, come la brama di denaro secondo l’autore della lettera a Timoteo, appare come “la radice di tutti i mali”. Che cosa possono e devono fare le chiese in questo contesto? Guardiamo al tema biblico del giubileo che Gesù evoca per definire il suo ministero.

Secondo il testo del Levitico, durante il giubileo doveva essere proclamata la liberazione; gli immigrati per motivi economici potevano tornare alle loro case e alle loro famiglie; se qualcuno aveva perso i proprio beni, avrebbe potuto vivere modestamente come residente straniero. I soldi non potevano essere prestati per interesse, né il cibo dato per guadagno.

Il giubileo implicava un’etica della comunità, la liberazione dei prigionieri e il loro ritorno a casa, il ristabilimento dei diritti finanziari e la cancellazione dei debiti. Per le vittime di strutture sociali ingiuste, ciò significava il ristabilimento della legge e dei loro mezzi di sussistenza.

Al contrario, la logica del mondo di oggi, in cui l’“avere più denaro” è visto come il più alto valore e il fine della vita, può solo portare morte. Come chiese siamo chiamate a contrapporci a tutto ciò, vivendo insieme nello spirito del giubileo biblico, seguendo Cristo, e proclamando questo evangelo. Nella misura in cui i cristiani sperimentano la guarigione delle loro divisioni, essi divengono più sensibili alle altre divisioni che feriscono l’umanità e la creazione.

Preghiera:

O Dio di giustizia,
in questo mondo ci sono luoghi che sovrabbondano di ogni bene,
ed altri dove manca il necessario, e sono molti gli affamati e i malati.
O Dio di pace,
ci sono molti in questo mondo che traggono profitto dalla violenza e dalla guerra,
e altri che a causa della guerra e della violenza sono costretti a lasciare le loro case, esuli.
O Dio di compassione,
aiutaci a comprendere che non possiamo vivere solo per la ricchezza,
ma che possiamo vivere per la parola di Dio;
aiutaci a comprendere che non possiamo ottenere l’autentica vita e la vera prosperità,
eccetto che nell’amore per Dio e nell’obbedienza ai suoi insegnamenti.
Ti preghiamo nel nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione