CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 8 gennaio 2009 (ZENIT.org).- Visto che l’attuale crisi globale ha anche cause etiche, il decano del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Alejandro Valladares Lanza, ambasciatore dell’Honduras, ha proposto una risposta caratterizzata da valori morali e spirituali.
“Abbiamo bisogno di dignità per l’uomo, di un ritorno ai valori morali e cristiani, di giustizia sociale, di solidarietà e di amore per il prossimo, di ecumenismo, di dialogo interreligioso”, ha detto il diplomatico honduregno nel discorso pronunciato al Papa in francese a nome di tutti gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede.
Il diplomatico ha constatato che “la secolarizzazione e un laicismo sempre più virulento stanno scalzando le fondamenta delle civiltà e, più in particolare, di quelle di cui noi siamo gli eredi”.
“La mondializzazione e il potere troppo spesso nefasto del denaro, ai quali le civiltà di oggi non possono sfuggire, aggravano gli squilibri economici e sociali, arricchendo quelle agiate e impoverendo quelle bisognose”, ha denunciato.
“I consistenti flussi migratori che questi generano sono spesso incontrollabili e, fatto ancor più grave, incontrollati. Ne derivano drammi umanitari di grande entità”, ha spiegato.
“Malgrado le severe sanzioni decise da numerosi Paesi che hanno compreso l’estrema gravità della situazione, i trafficanti di esseri umani, di droghe e di armi, proseguono il loro odioso e sinistro commercio”.
In questo contesto, l’ambasciatore ha ringraziato il Papa per la difesa e la promozione dei valori spirituali e morali che sta annunciando nel suo pontificato.
In particolare, ha considerato, il Papa “ha esortato in diverse occasioni a una nuova riflessione sulle relazioni fra la sfera politica e quella religiosa”.