GUARDA, venerdì, 19 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Per il Vescovo di Guarda (Portogallo), monsignor Manuel Felício, il Natale è un momento per riaffermare l'impegno con i poveri e gli esclusi.
Gesù è nato “nel cuore della povertà rappresentata dalla mangiatoria degli animali e tra i poveri rappresentati dai pastori dei pressi di Betlemme”, scrive il presule nel suo messaggio di Natale, diffuso dall'agenzia della Conferenza Episcopale Portoghese, Ecclesia.
“Egli è venuto per porsi al fianco dei poveri e degli esclusi per aprire loro nuove vie nella lotta alla povertà e all'emarginazione. Per questo, ha annunciato un'umanità nuova e un Regno Nuovo, in cui c'è posto per tutti e dove gli ultimi sono i primi”.
Secondo monsignor Felício, questa “lezione del Natale è la ricetta di cui continuiamo ad avere bisogno per combattere la grave crisi sociale in cui siamo immersi”.
“Cresce infatti il numero dei poveri e degli emarginati – ha denunciato –; appaiono nuove forme di povertà che si manifestano in persone, gruppi di persone e anche in regioni sfavorite”.
“I sintomi delle gravi crisi che attraversiamo sono molti”, ha aggiunto, citando “la disoccupazione e l'impiego precario”, l'analfabetismo e “una solitudine che cresce”.
In questa situazione, il Vescovo auspica che questo Natale “tocchi il cuore di tutti i responsabili della conduzione della nostra vita sociale, quelli che appartengono ai quadri dell'amministrazione pubblica centrale e locale e anche quanti rappresentano la società civile organizzata in corpi intermedi”.
“Che la buona ed efficace collaborazione di tutti porti la luce di Betlemme a tutte queste persone e alle loro famiglie”, ha concluso.