GERUSALEMME, giovedì, 18 dicembre 2008 (ZENIT.org).- La preparazione della possibile visita di Benedetto XVI in Terra Santa, che potrebbe aver luogo nel maggio 2009, ha dato un impulso positivo alle relazioni tra Israele e Santa Sede.
Questo giovedì si è conclusa presso il Ministero degli Esteri a Gerusalemme la riunione della Commissione bilaterale permanente fra la Santa Sede e lo Stato di Israele, manifestando la chiara volontà di risolvere le differenze per applicare il Trattato Fondamentale (“Fundamental Agreement“) firmato il 30 dicembre 1993, che ha permesso di intavolare relazioni diplomatiche reciproche.
Dopo la riunione, è stato emesso un comunicato congiunto in cui si annuncia che “la Commissione di lavoro terrà degli incontri il 15 gennaio, il 18 febbraio, il 5 marzo e il 26 marzo”.
L’annuncio è estremamente significativo, perché negli ultimi anni i negoziati erano avanzati in modo piuttosto lento. Dal 2002 al 2007, infatti, si erano fermati.
Il comunicato annuncia anche che la prossima riunione plenaria si svolgerà il 23 aprile 2009, perché era prevista per il mese di giugno.
Con queste intense riunioni, afferma il testo, le due delegazioni vogliono mostrare la loro volontà di “accelerare i dialoghi e concludere l’accordo al più presto”.
I negoziati cercano di raggiungere un accordo su tutte le questioni di proprietà e imposte che sono pendenti, perché la Chiesa possa contare sulla sicurezza giuridica e fiscale che le permetta di svolgere il suo operato.
Quando la Santa Sede ha stabilito relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele nel 1993, come gesto di buona volontà, Giovanni Paolo II ha optato per proporre un “Accordo Fondamentale” e negoziare in seguito tali questioni nel dettaglio.
I negoziati non hanno niente a che vedere con la visita del Papa, ma come hanno spiegato fonti della Santa Sede a Israele interessa la buona immagine che lascerà la visita papale, mentre per il Santo Padre ha grande importanza il consolidamento della presenza della Chiesa in Terra Santa.
Il comunicato sottolinea l'”atmosfera di grande cordialità e di buona volontà”.
Da parte palestinese, il sindaco di Betlemme Victor Batarseh ha annunciato il 17 dicembre la visita di Papa Benedetto XVI in Terra Santa a maggio, confermando le informazioni diffuse dagli organi di stampa nei giorni scorsi.
Funzionari israeliani non hanno offerto alcun commento, in attesa di un pronunciamento ufficiale del Vaticano. La scorsa settimana, una delegazione vaticana ha incontrato il Presidente Shimon Peres per discutere di una possibile visita.
Secondo quanto ha reso noto recentemente il quotidiano “Il Foglio”, la visita del Papa in Terra Santa inizierebbe dalla Giordania per poi continuare con Israele e i territori dell’Autorità palestinese.