L'Incontro Mondiale delle Famiglie in Messico, una scommessa sui valori

Intervista al coordinatore generale, monsignor Jonás Guerrero Corona

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di Gilberto Hernández García

CITTA’ DEL MESSICO, giovedì, 18 dicembre 2008 (ZENIT.org).- E’ tutto pronto per l’atteso Incontro Mondiale delle Famiglie (IMF), convocato da Benedetto XVI a Città del Messico dal 13 al 18 gennaio 2009.

Per questo, monsignor Jonás Guerrero Corona, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi primaziale di Città del Messico e coordinatore generale dell’IMF 2009, ha condiviso con ZENIT il processo catechetico che è stato preparato perché questo avvenimento ecclesiale offra i frutti sperati.

Che benefici porterà questo incontro alle famiglie messicane?

Monsignor Guerrero Corona: Non dobbiamo perdere di vista il fatto che, in primo luogo, l’IMF ha due grandi obiettivi: c’è innanzitutto un obiettivo internazionale, che motiva e stimola tutta la gente che è a favore della famiglia a livello di bioetica, di leggi e famiglia. E’ un aspetto molto delicato nel caso del Messico, dove la Camera dei Deputati e il Senato hanno bisogno di una riflessione più profonda su questi temi, perché a volte si approvano leggi che non tengono conto delle conseguenze. Per questo ci saranno esperti del mondo intero, persone che stanno conducendo battaglie ad alto livello all’ONU in difesa della famiglia.

Un altro obiettivo si rivolge a quella che definiamo pastorale familiare, a tutti i movimenti, alle associazioni e ai gruppi che promuovono i valori della famiglia, anche a persone non cattoliche e di altre denominazioni. Ci sono molti gruppi interessati a questo argomento così delicato che è la salvaguardia della famiglia.

In sostanza, sono questi i due grandi obiettivi di un incontro mondiale che, svolgendosi, si traducono in benefici diretti.

Com’è stato il processo di preparazione per favorire l’interesse e l’assimilazione dell’IMF tra i cattolici messicani?

Monsignor Guerrero Corona: Sono stati diffusi inviti a tutti i livelli – a Diocesi, a vicari episcopali e attraverso di questi agli incaricati di pastorale familiare di ogni vicaria, di ogni decanato – perché si riesca a invitare tutte le persone che possono e devono partecipare. E’ stato possibile farlo nella misura in cui gli animatori della pastorale familiare erano informati e ottenevano il materiale.

La preparazione più forte è stata promossa con le catechesi e i sussidi, 23 laboratori, realizzati attraverso coloro che coordinano la pastorale familiare in Diocesi, vicarie, decanati, parrocchie… E’ ovvio che se una vicaria non ha un’organizzazione, una piattaforma, le famiglie non possono prepararsi. Ad ogni modo, in molti luoghi ci sono state iniziative molto interessanti: un’esposizione pastorale familiare, molte inquietudini trasformate in programmi, ritiri spirituali, riflessioni.

Come sarà possibile far giungere tutta questa ricchezza dell’IMF a quanti non potranno essere presenti?

Monsignor Guerrero Corona: Già il fatto di poter distribuire un milione di sussidi e mezzo milione di catechesi che sono stati fatti arrivare alle famiglie e il fatto che queste risorse concrete sui valori siano accessibili è un frutto dell’incontro. La gente più semplice dei nostri quartieri dove troverà l’esposizione di questi valori, motivati, stimolati e basati su un testo biblico, su un testo del Magistero?

Alcuni lo faranno in seguito: i sussidi e le catechesi si prolungheranno durante il 2009. Ci sono moltissimi programmi, inquietudini, realizzazioni, ritiri, discussioni, riflessioni e altro. Qui entra in gioco la creatività di quanti coordinano la pastorale familiare.

Alcune famiglie, forse per motivi economici, non potranno assistere all’incontro. Come potranno unirsi alla celebrazione?

Monsignor Guerrero Corona: Per permettere al maggior numero possibile di famiglie di assistere stiamo offrendo sovvenzioni, mezze sovvenzioni, quasi sovvenzioni. Magari tutte le famiglie interessate si recassero dai loro parroci!

Ci sarà gente che non potrà partecipare al congresso, ma voglio ricordare loro che la Festa delle Famiglie – sabato 17 alle 17.00, sulla spianata della Basilica di Guadalupe – e la Messa di chiusura hanno ingresso libero e saranno coordinate da biglietti gratuiti.

Un altro modo di partecipare è unirsi in preghiera perché questo incontro convocato dal Papa dia i frutti che Dio desidera che si raggiungano per il bene delle famiglie: se salviamo la famiglia, salviamo l’umanità.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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