CASTEL GANDOLFO, domenica, 28 settembre 2008 (ZENIT.org).- Questa domenica Benedetto XVI ha salutato i polacchi giunti a Castel Gandolfo per l'Angelus ed ha rivolto il suo pensiero ai fedeli riuniti a Białystok, in Polonia, per la beatificazione del servo di Dio padre Michał Sopoćko, confessore e guida spirituale di santa Faustina Kowalska.
Nato a Juszewszczyna, nella regione di Vilnius (allora in Polonia, oggi in Lituania), il 1° novembre 1888 è morto il 15 febbraio 1975, padre Sopocko è stato anche fondatore della Congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso e dell’istituto secolare della Divina Misericordia.
“Per suo suggerimento – ha detto il Papa –, la santa descrisse le proprie esperienze mistiche e le apparizioni di Gesù Misericordioso nel ben noto suo 'Diario'”; e “anche grazie ai suoi sforzi venne dipinta e trasmessa al mondo l’immagine con la scritta "Gesù, confido in Te".
L'immagine di Gesù misericordioso è l'opera di un artista polacco, Eugeniusz Kazimirowski, al quale padre Sopoćko affidò il compito di riprodurre quanto descritto nel suo diario da suor Faustina.
“Questo Servo di Dio si fece conoscere come zelante sacerdote, educatore e propagatore del culto della Divina Misericordia”, ha ricordato Benedetto XVI.
Per questa ragione, ha continuato, “si rallegra, nella casa del Padre, il mio amato Predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II. È stato lui ad affidare il mondo alla Divina Misericordia e per questo ripeto a tutti il suo augurio: 'Dio ricco di misericordia vi benedica!'”.
La Messa per la beatificazione è stata celebrata questa domenica mattina nella piazza antistante la chiesa della Divina Misericordia a Białystok. A tenere l'omelia è stato il Cardinale Arcivescovo di Cracovia Stanislao Dziwisz, mentre la formula di beatificazione è stata affidata all’Arcivescovo Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, rappresentante del Santo Padre.
Nel suo discorso, secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana, monsignor Amato ha invitato a seguire l’insegnamento del sacerdote polacco soprattutto nelle relazioni familiari.
“Nelle famiglie – ha detto – ogni giorno c’è bisogno di misericordia; ogni giorno la sposa deve avere compassione verso lo sposo e viceversa, riconfermando continuamente la loro reciproca fedeltà”.
“Ogni giorno i genitori devono essere magnanimi nel perdonare i propri figli, nel sopportare le loro disobbedienze e le loro mancanze”. “Ma anche i figli – ha osservato – devono essere pazienti con i loro genitori”.
Ognuno in famiglia, sul lavoro, in società, dovunque e sempre, ha quindi spiegato il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, “può esercitare la misericordia, il perdono, la comprensione: la nostra società ha bisogno di cittadini onesti, buoni, generosi, compassionevoli”.