I Vescovi tedeschi chiedono maggiore impegno nell'evangelizzazione

Monsignor Zollitsch: “La Chiesa non può ridursi a un servizio sociale”

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FULDA, venerdì, 26 settembre 2008 (ZENIT.org).- L’Arcivescovo di Friburgo e presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), monsignor Robert Zollitsch, ha esortato i cattolici tedeschi a partecipare più attivamente all’evangelizzazione durante il discorso di apertura della Plenaria dei Vescovi che ha luogo in questi giorni a Fulda.

Il presule ha proposto San Paolo come modello per i cattolici tedeschi nel momento di assumere un maggiore impegno nell’evangelizzazione.

“Finora i cattolici in Germania hanno avuto troppe difficoltà a parlare della propria fede senza riserve e a professarsi apertamente credenti – ha affermato, secondo quanto riporta Sir –. Ciò deve cambiare”.

Da parte dei cattolici, ha osservato, è necessario “un atteggiamento più diretto, attivo e propositivo, che non sia basato solo sull’obbedienza, sul monologo o sui solleciti”.

“La Chiesa non può accettare di essere ridotta a semplice erogatore di servizi funzionali alla politica e alla società”, ha aggiunto. La sua aspirazione “deve essere sempre trasmettere l’accettazione e la vicinanza di Dio”.

Il presidente dei Vescovi tedeschi ha anche mostrato la propria preoccupazione per la “perdita delle tradizioni della fede” da parte dei fedeli. “Oggi anche i cattolici mischiano intenzionalmente diversi contenuti di fede, trasformandoli in un pout-pourri di idee religiose”.

Islam

In concomitanza con la fine del Ramadan, il presidente della DBK ha indirizzato un messaggio ai musulmani, come fa tradizionalmente ogni anno per questa occasione, invitando i fedeli islamici a “continuare a unire le forze per un dialogo basato sul rispetto reciproco” tra le due religioni.

“Negli ultimi due anni, il dialogo tra cristiani e musulmani è cresciuto in modo considerevole. Sono molto soddisfatto di notare che l’atteggiamento che prevale è quello della ricerca di ciò che abbiamo in comune”, ha sottolineato.

I Vescovi tedeschi, sostiene, “vogliono dialogare con i musulmani in Germania. Oltre a sforzarsi perché ci sia una buona coabitazione nella società, la Chiesa cattolica sta lavorando con impegno per far fronte alle necessità dei musulmani”.

“Il dialogo tra cristiani e musulmani può aiutare enormemente i musulmani a integrarsi nella società tedesca, e allo stesso tempo aiuterà i cristiani dei Paesi islamici”, ha concluso.

Nell’Assemblea Plenaria, i Vescovi hanno studiato l’iniziativa “ Solidarietà per i cristiani perseguitati e oppressi”, presentata dalla Commissione per la Chiesa universale della Conferenza episcopale tedesca.

Come ha spiegato il presidente della Commissione, monsignor Ludwig Schick, Arcivescovo di Bamberga, la questione dei diritti umani, soprattutto della libertà religiosa, “è un problema irrisolto”.

Il presule si è riferito concretamente alla situazione dei cattolici in Cina, che pur essendo migliorata negli ultimi venticinque anni continua ad essere preoccupante.

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ZENIT Staff

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