Il primo salesiano sacerdote ucraino verso gli altari

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ROMA, mercoledì, 24 settembre 2008 (ZENIT.org).- Il Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica ucraina, celebratosi a Lviv dal 2 al 9 settembre, ha accolto la richiesta dei Salesiani di avviare la causa di beatificazione e canonizzazione di don Stepan Czmil, primo salesiano sacerdote ucraino di rito bizantino-ucraino.

Secondo quanto fatto sapere dalla agenzia di notizie salesiana (ANS), don Czmil, nato nel 1914 a Sudova Vyshnia, in Ucraina, lasciò nel 1932 il suo paese a motivo delle difficoltà religiose e politiche dell’Ucraina.

Insieme ad altri giovani giunse presso l’aspirantato di Ivrea e, dopo aver frequentato il noviziato di Villa Moglia, a Chieri, il giovane Stepan Czmil professò i suoi primi voti come salesiano nel 1936.

Compiuta la sua formazione teologica a Roma, fu ordinato sacerdote nel 1945. Partito come missionario in Argentina, fece ritorno in Italia dove a Roma fu direttore del Pontificio seminario minore per i ragazzi ucraini della diaspora,  dal 1961 al 1967 e dal 1976 al giorno della sua morte, avvenuta il 22 gennaio 1978.

Circa due decenni dopo la sua morte, Giovanni Paolo II accolse don Stepan Czmil nel collegio episcopale e riconobbe la validità della consacrazione avvenuta segretamente il 4 aprile 1977. Don Stepan Czmil, insieme ad altri due sacerdoti, ricevette l’ordinazione episcopale dal Cardinale Josef Slipij, Metropolita di Leopoli, presso il monastero studita, nel più assoluto segreto.

Il Cardinale Lubomir Husar, Arcivescovo maggiore di Kiev e Presidente del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica ucraina, che ha conosciuto personalmente don Czmil, ha detto: “don Stepan era così santo, che la sua santità non dava nell’occhio, veramente risiedeva in lui e si sprigionava da lui alla sua maniera, irradiando chi veniva in contatto con lui… Parlare della fama di santità di don Stepan è più che giusto e legittimo, perchè santo lo era davvero!”

Monsignor Andriy Sapelak, salesiano, Vescovo emerito di Santa Maria del Patrocinio in Buenos Aires degli Ucraini, ha scritto: “La beatificazione e la canonizzazione di don Stefano Czmil sarebbe un arricchimento per la Chiesa Ucraina”.

“Un tassello nel mosaico della santità del nostro popolo, perchè attraverso la persona di don Stepan noi ci arricchiremmo della santità di Don Bosco, che con la sua santità ispiratrice aprì le porte alla santità non solo ai religiosi, martiri ed ai fedeli, ma specialmente ai giovani, sull’esempio del quattordicenne san Domenico Savio, suo allievo”, ha affermato.

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ZENIT Staff

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