Benedetto XVI: la fede, frutto di un incontro con il Risorto

Durante l’Udienza generale del mercoledì

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 24 settembre 2008 (ZENIT.org).- La fede non nasce da un’idea o da un mito ma dall’incontro personale con Gesù risorto, ha detto questo mercoledì Benedetto XVI nel corso dell’udienza generale in Piazza San Pietro.

Continuando il ciclo di catechesi sulla figura di San Paolo, il Papa ha parlato dei rapporti di quest’ultimo con gli Apostoli, da cui riceve la conferma della sua missione evangelizzatrice presso i pagani.

San Paolo, ha rilevato il Papa, riporta con fedeltà tutte le informazioni ricevute dagli Apostoli e nelle sue Lettere dà grande rilievo ai passi relativi all’Ultima Cena e alla Risurrezione.

“Da una parte – ha spiegato – attestano che l’Eucaristia illumina la maledizione della croce, rendendola benedizione (Gal 3,13-14), e dall’altra spiegano la portata della stessa morte e risurrezione di Gesù”.

San Paolo sottolinea con forza che “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio”.

Il Papa ha ricordato quindi che nell’originale kerygma, la morte e sepoltura del Cristo sono segnalate da un verbo al passato: “morì e fu sepolto”, mentre per la risurrezione si dice al presente: “è risuscitato”.

“La forma verbale ‘è risuscitato’ – ha osservato – è scelta per sottolineare che la risurrezione di Cristo incide sino al presente dell’esistenza dei credenti: possiamo tradurlo con ‘è risuscitato e continua a vivere’ nell’Eucaristia e nella Chiesa”.

Inoltre, ha continuato, “l’importanza che egli conferisce alla Tradizione viva della Chiesa, che trasmette alle sue comunità, dimostra quanto sia errata la visione di chi attribuisce a Paolo l’invenzione del cristianesimo”.

“Prima di evangelizzare Gesù Cristo, il suo Signore, egli l’ha incontrato sulla strada di Damasco e lo ha frequentato nella Chiesa, osservandone la vita nei Dodici e in coloro che lo hanno seguito per le strade della Galilea”, ha detto il Pontefice.

Paolo da feroce persecutore dei cristiani divenne dunque un ardente evangelizzatore di quella fede nel Messia crocifisso che gli apparve sulla via di Damasco.

“La nostra fede non nasce da un mito, né da un’idea, bensì dall’incontro con il Risorto, nella vita della Chiesa”, ha concluso il Papa.

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ZENIT Staff

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