di Marco Cardinali
ROMA, lunedì, 22 settembre 2008 (ZENIT.org).- Il 24 settembre, alle ore 9.30, nella sede della Pontificia Università Gregoriana illustri esponenti del mondo religioso, politico ed economico si confrontano su alcune tematiche fondamentali riguardanti la società del nostro tempo: è possibile far sì che benessere economico e sociale procedano di pari passo e nel rispetto dell’ambiente? Quali azioni intraprendere per superare il welfare divide?
L’incontro, voluto dalla Facoltà di Scienze Sociali della Gregoriana, intende fornire ai responsabili di enti e fondazioni bancarie, ai responsabili decisionali e a tutti i detentori di strumenti operativi, alcuni importanti spunti di riflessione per delineare e intraprendere azioni concrete al fine di incrementare il livello socio-economico nel nostro Paese, mediante interventi sul territorio, inteso come insieme di beni ambientali, sociali e culturali.
Da una parte i rappresentanti del mondo religioso, che si occupano della formazione e della crescita umane, dall’altra gli esponenti del mondo politico, promotori delle leggi che possono permettere di superare l’impasse socio-economica italiana e il mondo finanziario con il compito di fornire analisi e strumenti per l’attuazione della crescita economica.
Tra i relatori, coordinati da padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana, l’onorevole Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il professor Fabio Roversi Monaco, Presidente della Fondazione Carisbo e Presidente dell’Associazione delle Fondazioni Bancarie dell’Emilia Romagna e Guglielmo Sartori di Borgoricco, Managing Director e Head of Global Distribution di Barclays Capital.
Il gesuita padre Gianfranco Ghirlanda, Rettore della Gregoriana, che aprirà la giornata di lavori, ha detto a ZENIT che “sviluppo sociale, salvaguardia ambientale e mercati finanziari sono tre realtà intrinsecamente legate dal cui ben funzionare dipendono due aspetti fondamentali: il bene comune e la solidarietà”.
“In questo legame – ha spiegato – entra in gioco la responsabilità personale; la capacità e possibilità, cioè, di decidere in quale modalità realizzarsi come ‘persona responsabile’ dei propri atti all’interno della società in cui si vive”.
“Bene comune e bene della persona, sono, quindi, in questo senso dipendenti specie se si considera che la solidarietà diventa un principio sociale e una virtù morale della persona e di conseguenza l’aspetto della solidarietà si incontra nell’agire dei mercati finanziari”, ha aggiunto il sacerdote gesuita.
“Da queste tre realtà e dal loro ben operare – ha infine concluso – deriva pertanto il bene comune e il bene della stessa persona e viceversa”.