ROMA, lunedì, 15 settembre 2008 (ZENIT.org).- Si è aperto questo lunedì presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma il primo Convegno Internazionale della Retorica Biblica e Semitica, che durerà fino al 18 settembre.
“Mezzo privilegiato d’incontro e di scambi per gli addetti ai lavori”, spiega il sito web relativo all’evento, il Convegno è destinato anzitutto a chi pratica l’analisi retorica biblico-semitica, ma è aperto a “chiunque è interessato a questo modo di avvicinare il testo biblico (ed altri testi semitici, specialmente del Corano), per il quale i fenomeni di composizione costituiscono la porta del senso”.
L’incontro è promosso dalla Società Internazionale per lo Studio della Retorica Biblica e Semitica (RBS), associazione senza fini di lucro fondata a Roma nel 2006.
Ha inaugurato il Convegno il Cardinale Albert Vanhoye, S.I., in passato Rettore del Pontificio Istituto Biblico e Segretario della Pontificia Commissione Biblica, pioniere nel campo dell’analisi retorica biblica e presidente emerito della RBS.
Tra gli altri oratori, figurano Pietro Bovati, professore ordinario del Pontificio Istituto Biblico di Roma, Michel Cuypers, ricercatore all’IDEO (Institut dominicain d’études orientales) del Cairo, Benoît Standaert, monaco dell’Abbazia benedettina di S. Andrea a Bruges (Belgio), e Roland Meynet, professore ordinario di Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana.
Interverranno anche Jacek Oniszczuk, docente della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, Thierry Grandjean, ricercatore al CARRA (Centre d’Analyse des Rhétoriques Religieuses de l’Antiquité) dell’Università Marc Bloch di Strasburgo (Francia), Luísa Maria Almendra, docente della Facoltà di Teologia dell’Università Cattolica di Lisbona (Portogallo), Roberto Di Paolo, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “G. Toniolo” di Pescara, Giorgio Paximadi, docente della Facoltà di Teologia dell’Università di Lugano (Svizzera).
La RBS si dedica allo studio delle opere letterarie semitiche, soprattutto nel campo biblico – tanto del Nuovo quanto dell’Antico Testamento –, ma anche nel campo degli altri testi semitici, specie dell’islam, per “rilevare e descrivere le leggi specifiche della retorica che ha presieduto alla elaborazione dei testi, la cui importanza non è per nulla inferiore a quella del mondo greco e latino del quale la civiltà occidentale è l’erede”.
Scopo della Società è promuovere e sostenere i progetti di ricerca – “analisi di testi semitici secondo le procedure dell’analisi retorica semitica, o che siano anche investigazioni sulle leggi di questa retorica” –, gli scambi tra gli studiosi e le università che lavorano in questo stesso campo della retorica biblica e semitica e le pubblicazioni frutto delle loro ricerche.
Per ulteriori informazioni, www.retoricabiblicaesemitica.org