Il Papa invia telegrammi al Presidente francese e a quello italiano

Per la fine del viaggio in Francia e il rientro a Roma

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 15 settembre 2008 (ZENIT.org).- In occasione della fine della sua visita pastorale in Francia e del suo rientro a Roma, Benedetto XVI ha inviato due telegrammi, rispettivamente al Presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy e a quello della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Il Papa è partito nel primo pomeriggio di lunedì dall’aeroporto di Tarbes-Lourdes-Pyrénées ed è atterrato a quello di Roma-Ciampino, per trasferirsi poi alla residenza estiva di Castel Gandolfo.

Nel suo messaggio a Nicolas Sarkozy, il Papa assicura al Presidente, alle autorità e a tutti i Francesi la sua “gratitudine per la calorosa accoglienza” che gli è stata riservata.

“Custodirò di queste giornate un grande ricordo della generosità e della benevolenza del popolo francese”, ha aggiunto.

“Affidando la Nazione all’intercessione di Nostra Signora di Lourdes, chiedo a Dio di effondere su tutti l’abbondanza delle sue benedizioni”, termina il testo.

Benedetto XVI ha quindi inviato un messaggio di “cordiale saluto” al Presidente Napolitano, ricordando di aver potuto compiere in Francia “un solenne pellegrinaggio al santuario di Lourdes incontrando anche malati di vari Paesi, tra cui una significativa rappresentanza del caro popolo italiano”.

“Mentre ricordo con viva riconoscenza al Signore questa significativa esperienza spirituale penso con gratitudine a coloro che anche in Italia con la loro professionalità e dedizione rendono un prezioso servizio ai malati e ai sofferenti”, ha scritto il Pontefice.

“Con tali sentimenti assicuro una speciale preghiera per il bene e la concordia della diletta Nazione italiana, alla quale imparto la mia Benedizione”.

Hanno salutato il Pontefice al suo arrivo, tra gli altri, il Cardinale Agostino Vallini, suo Vicario generale per la Diocesi di Roma; gli Arcivescovi Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Italia, e James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia; il Vescovo di Albano Marcello Semeraro e il reggente della Prefettura, il Vescovo Paolo De Nicolò; i monsignori Gabriele Caccia, assessore della Segreteria di Stato, Pietro Parolin, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, e Fortunatus Nwachukwu, capo del Protocollo.

In rappresentanza del Governo italiano, era presente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi.

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ZENIT Staff

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