LOURDES, domenica, 14 settembre 2008 (ZENIT.org).- E’ stato ben accolto dai musulmani presenti, venerdì scorso, al Collège des Bernardins il discorso che Benedetto XVI ha rivolto al mondo della cultura, ha detto il Cardinale Tarcisio Bertone.
“Una lezione superlativa che vola alto”, ha rilevato il Segretario di Stato vaticano a “L’Osservatore Romano” , in cui “il Papa ci ha invitati a metterci davanti alla Parola in atteggiamento di ascolto, ma direi anche di venerazione e con l’intenzione di lasciarci trasformare da questa Parola e poter poi operare secondo questa Parola”.
“Dunque Parola e lavoro, l’opera di Dio e l’opera dell’uomo”, ha commentato.
“Forse c’è stata un po’ di sorpresa – ha osservato – perché tutti magari si aspettavano che il Papa parlasse di fede, cultura e ragione, o forse di politica”.
Tuttavia, ha rilevato, il Papa “è andato molto oltre. Guardando quanti ascoltavano ho avuto la sensazione di una netta separazione tra quelli che lo ascoltavano quasi estasiati e quelli che lo ascoltavano con la tipica espressione di chi è rimasto spiazzato e si ritrova confuso”.
“Il Papa – ha spiegato – ha parlato della Parola, delle Sacre Scritture, del libro dei cristiani che non è certo il libro dei musulmani. Credo tuttavia che i rappresentanti della comunità musulmana abbiano seguito con molto interesse”.
“Ho notato per esempio che hanno apertamente condiviso l’invito del Papa a cercare Dio. In questo non la pensano diversamente da noi, anzi può essere un punto di contatto”.
“Poi posso dire che, quando alla fine dell’incontro il Papa si è intrattenuto con loro e ha scambiato alcune parole con ognuno di loro mentre li salutava, ho potuto cogliere espressioni di consenso”, ha aggiunto.
“Erano molto contenti e si congratulavano con il Papa – ha concluso -. Quindi penso che siano rimasti soddisfatti”.