ROMA, venerdì, 11 settembre 2008 (ZENIT.org).- Si è svolta, mercoledì 10 settembre, con l’adesione di tutti i partiti rappresentati al Parlamento italiano, la fiaccolata per denunciare le violenze in India contro i cristiani.

L’iniziativa è stata promossa dai Cristiano Riformisti e dalla Fondazione Liberal e ha visto i parlamentari di tutti gli schieramenti politici, partecipare alla fiaccolata che si è svolta dinanzi a Palazzo Montecitorio.

Al grido di 'Nessuno tocchi Abele', la Fondazione Liberal ha motivato la manifestazione affermando che “da tempo chi professa le fede cristiana e' perseguitato e vittima in molte aree del mondo. Un dramma che si consuma da anni spesso nel silenzio e nell'indifferenza della politica e dell'opinione pubblica”.

“Ora, la barbara uccisione dei cristiani in India impone di rompere questo silenzio. Non è una questione che riguardi solo chi crede ma coloro, laici e cattolici, che vogliono che in tutte le aree del mondo, dal Tibet al Darfur, dall'India alle Filippine, si affermino le libertà fondamentali dell'uomo”.

“'L'Italia, terra di tradizione liberale e cristiana, deve essere in prima fila in questa battaglia”, percio' la Fondazione Liberal aveva invitato “tutti i rappresentanti del popolo italiano e tutti i cittadini che vogliono testimoniare la loro solidarietà alle vittime innocenti del fanatismo politico e religioso ad accendere una fiaccola insieme in Piazza Montecitorio dalla parte degli Abele di tutto il Mondo”.

Circa il silenzio delle istituzioni internazionali e dei più diffusi quotidiani italiani in merito alle 27 vittime, tra cui religiosi arsi vivi e suore stuprate, i 400 feriti gravi, la distruzione di centinaia di chiese, scuole e oratori, le migliaia di case distrutte, Ferdinando Adornato, Presidente della Fondazione Liberal, ha sostenuto che “il silenzio uccide, ma noi non stiamo zitti”.

Unanime la denuncia della violenza contro i cristiani, i quali continuano a subire discriminazione, intolleranza e martirio, nell’indifferenza delle istituzioni e della stampa europea.</p>

A questo proposito Pierferdinando Casini ha detto: “Abbiamo una mappa incredibile di violenze che i cristiani nel mondo subiscono nell'indifferenza soprattutto dell'Occidente e dell'Europa. Dobbiamo risvegliare le coscienze e la capacità di indignazione dell'Occidente”.

Alla fiaccolata ha partecipato anche Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Ebraica, il quale ha affermato che si tratta di “una battaglia di civiltà e non solo cattolica”.

A proposito della persecuzione dei cristiani si è calcolato che nel solo 1900 ne sono stati uccisi 45 milioni dal comunismo e dall’estremismo islamico.

Secondo la World Christian Enciclopedy circa 160.000 persone in almeno 60 Paesi ogni anno trovano la morte a causa della loro fede in Gesù.