CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 11 settembre 2008 (ZENIT.org).- La causa di beatificazione di monsignor Antonio de Almeida Lustosa, conosciuto come il “Vescovo brasiliano della giustizia sociale”, salesiano, ha fatto un nuovo passo avanti.
Don Antonio da Silva Ferreira, collaboratore per la causa del presule, ha presentato il 10 settembre al relatore della Congregazione delle Cause dei Santi, padre Daniel Ols O.P., il testo della “Positio”.
Si tratta del dossier che, in base agli Atti dell’inchiesta diocesana, deve dimostrare al meglio l’eroicità della vita e delle virtù, nonché la fama di santità, del Servo di Dio.
“Don Ferreira ha presentato cinque grossi volumi di documentazione e il relativo sommario, compresa una biografia, da lui elaborata con la competenza storica che da tutti gli è riconosciuta”, informa l’ANS, agenzia di notizie salesiana.
Alla cerimonia ufficiale di consegna hanno partecipato – oltre al relatore e a don Ferreira con il suo accompagnatore, José Pedro Menezes – il postulatore generale, don Enrico dal Covolo, il suo collaboratore don Luigi Fedrizzi e don Hilario Passero, salesiano brasiliano della Casa Generalizia.
Monsignor Antonio de Almeida Lustosa (1886-1974), uno dei Salesiani più importanti nel radicamento e nella diffusione del carisma di Don Bosco in Brasile, dopo aver svolto il servizio di Direttore a Lavrinhas fu eletto a 39 anni Vescovo di Uberaba.
Fu poi trasferito alla sede di Corumbà, e successivamente a Belém do Parà e a Fortaleza. Nel 1963, dopo 38 anni di attività episcopale, si ritirò nella Casa salesiana di Carpina, dove trascorse gli ultimi 15 anni di vita e morì il 14 agosto 1974. Lungo tutto il suo ministero visse intensamente il “Da mihi animas” di Don Bosco. È considerato ancora oggi “il Vescovo della giustizia sociale”.